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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 4 agosto 2011

niente di personale 2

niente è una cosa seria, prendi lo zen e il tao, ma comunque, se sali su un taxi guidato da un rasta e gli dici portami nel niente, se ti va bene ti offre due tiri di una canna, ma per il resto crederai mica che funzioni o che sia un problema di tariffa o di tempo?

posso fare un sacco di esempi di cose che funzionano bene se non provi a parlarne.

quella che piace di più in assoluto è l'amore e non c'è verso che la capiscano che più la citi e meno la trovi.

ma lascia le frasi incerte e spezzate, no? oppure stai zitto/a che i sentimenti migliori si trasmettono e capiscono meglio a stare zitti che a dirli!

vanno vissuti e toccati e passati sulla e dentro la pelle, il resto è fuffa!

cosa stai lì a impelagare discorsi che tanto alla fine si vede benissimo che sono (ac)campati per aria e scampati per sbaglio all'ultima intenzione mal riposta in qualcuno che tirava su se stesso per il bavero attaccato a una corda legata a sua volta a una pietra in cerca di un posto dove affondare!

se il niente fosse tutte le cose che vengono dette per dirlo, o anche solo la minima parte, sarebbe un sacco di roba, se l'amore fosse come quello che viene descritto saremmo già estinti.

come se le cose non fossero già abbastanza (ag)gravate pare che per forza si debba aggiungere tribolazione per arrivare al niente e all'amore (che tanto poi sono un po' la stessa cosa).

allora prima di questi due estremi ce ne saranno di cose!

la stima, la considerazione, l'ascolto, la solidarietà, l'affetto, il languore, la fame, la sete, il vino, la droga, il fastidio, il Caso!

non è che per il bello si fanno tante questioni. si accetta che è soggettivo, si dice "a me piace" apposta per restare nel vago ed evitare dissapori e conflitti, ma non si passa nel Lete per apprezzare il piacere del bello!

allo stesso modo al niente perché deve sempre abbinarsi il vuoto pauroso, il buco nero universale, lo sconforto, l'annullamento di forze, passioni e sana energia?

alla fine si fà un torto anche all'angoscia, presa e tirata a mezzo ogni qual volta si è un po' incerti.

come se quando fa male un dente ci si facesse ingessare tutta la testa o una gamba.

voglio dire, ci sono momenti di niente e ci sono momenti di pura energia. considerare gli uni staccati dagli altri e opposti tra loro, perchè?

e chi lo ha detto?

prendi il silenzio, anche quello spesso vien visto con sospetto, come a dire che bisogna per forza socializzare o vomitare qualsiasi cosa al pubblico.

invece io ci son delle cose che al più le racconto a una persona o anche a nessuno e allora?

non so, io non so dove sto andando. so che sto per arrivare da qualche parte.

e allora può essere che smetta di andare dov'ero ieri.

tanto vado, quando arrivo saprò dove sono e ve lo faccio sapere.


6 commenti:

  1. sai che io credo che siamo delle sfere e dentro ci sta tutto, no? perciò, prendendo spunto da una delle cose che hai scritto qui, concludo dicendo che sono nel nulla perchè si vede che, fino a poco tempo fa, ero nel tutto. le cose si devono sempre compensare prima o poi, e spesso non sappiamo dove dovevamo andare fino a che non ci siamo arrivati.

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  2. mi piace tutto tantissimo: e nell'ultima parte mi ci rirovo pure!! grazie!

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  3. GUCHI
    uhmmm l'idea della pallina che gira in una roulette però non mi avvince molto, ma l'idea di roteare un po' sì soprattutto se le volute sono molto estese

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  4. MICROO
    buon giorno, ho visto che sei sagittario e sei in partenza, buone vacanze!

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  5. no, l'idea non era assolutamente quella della pallina da flipper! è un concetto diverso e, sinceramente, al momento sono troppo pigra e scazzata per spiegartelo. o forse puoi comprendere quello che intendo leggendo qui:
    http://blog.libero.it/guchippai/9774216.html

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  6. GUCHI
    sì allora avevo commentato così:
    teti900 il 18/01/11 alle 07:54 via WEB
    concordo! e cito: prendiamo la parola buono. che cosa hanno in comune una buona battuta di spirito, un buon tennista, un uomo buono, la buona volontà, una buona educazione, un buon aspetto e un buono a nulla?
    non esiste un'unica proprietà comune a cui la parola buono si riferisca.
    L. Wittgenstein

    ovviamente oggi avrei scritto altro, perchè dipende dal momento essendo momentanea.
    più che altro avrei scritto niente, perchè nn ho niente da dire e nemmeno un parere su qualcosa o da opporre, sono in uno stato di grazia dove mi va bene tutto quello che riguarda le altre persone (anche perchè onestamente non vedo cosa potrei fare di diverso, contente loro contenta io!)

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