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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 24 marzo 2012

fatalistico punto di svolta

lo spunto deriva dalle occasioni in cui ci si accorge che le cose, invece di andare in un dato modo, cambiano radicalmente direzione.
succede ogni momento che ne possano prendere di inaspettate o imprevedibili tanto che spesso pensiamo alla fatalità soprattutto se la conclusione è contraria o diversa da quella auspicata e prevista dal libero arbitrio o per niente conseguente alle azioni che hanno prodotto il suo esito.
è un discorso diverso dalla superstizione o dalla premonizione, assomiglia più al pensiero razionale anche se estremo.
l'idea è che sia possibile che in più persone contemporaneamente si manifesti una sorta di ribellione dei sensi tale che i singoli individui accettino di buon grado l'inaspettato.
come a dire che sebbene tutto faccia propendere per una conclusione si arriva a un'altra.
questo anche per quanto riguarda i comportamenti assodati, quali gli impegni presi, o consolidati, quali le abitudini, che sono spesso la guida principale delle scelte che ci troviamo a fare e così via.
chissà se esiste la percezione esatta del momento in cui avviene il punto di svolta?
forse è più comodo passare oltre, farci poco caso, scrollare le spalle, scuotere la testa divertiti del caso buffo e tornare in sè anche se chi può dire a quel punto quale sia il sè dominante?
quello che tiene duro senza mollare mai, fedele alla linea, incurante dei bitorzoli sulla fronte da tanto l'ha sbattuta contro i muri?
quello stanco e stufo, ribelle e anarchico, curioso e menefreghista e pure un po' kamikaze?
beh, chi appartiene al primo tipo credo che corra pochi rischi se concede un minimo spazio all'altra parte.
e i momenti in cui si presenta l'occasione di farlo, ci sono.
quest'anno per esempio, bisestile e in più con la suggestione dei maya e dei pianeti che si allineano in una sequenza rara che sono certa avrebbe fatto impazzire di gioia gli egizi e le civiltà interessate all'astronomia.
alibi, mi rendo conto, ma comunque occasioni di cui approfittare.
discorso fumoso, lo ammetto, forse lo intende chi si trova a un bivio o emotivamente insoddisfatto del suo presente o è ingabbiato in un sè stesso che stenta a riconoscere o lo costringe in un conflitto.
benchè io mi ritenga una persona affidabile che tiene moltissimo a rispettare gli impegni presi soprattutto verso gli altri, indipendentemente da che loro lo sappiano o meno (il che è tutto dire), beh sono in quella situazione lì del titolo.
ci ho riflettuto solo dopo che sono successe un paio di cose, anche se mentre accadevano qualcosa mi diceva che "stranamente" le mie reazioni erano "spontaneamente" diverse da quelle usuali.
data la "semplicità" con cui si è svolto il tutto ho pensato che le ragioni erano senza dubbio indipendenti dalla mia volontà, forse frutto di una "disciplina" coltivata nella vita, forse di una nuova consapevolezza, poco importa definire chiaramente e con esattezza come e perchè si cambia.
come succede ai serpenti quando cambiano pelle, così è successo a me, anche se in modo invisibile.



Gira gira ancora
gira un altra volta
prendi in braccio la chitarra
accorda e canta
canta che ti passa
e se poi non passa
male che va ti trovi al punto di partenza
tanto ovunque vai troverai
chi ti dirà
"tu canti della vita che ne sai"

Però io canto
per la malinconia che porto
per un ogni sogno nascosto dentro
per la pioggia sull'asfalto
per ogni volta che non ci riesco
a riempire la distanza
tra una nuvola che passa
e il fiato che mi avanza

E canto
E canto
E canto
E canto

Gira gira ancora
gira un altra volta
prendi in braccio la chitarra
accorda e canta
canta che ti passa
e se poi non passa
male che ti va non riuscirai più a farne senza
tanto ovunque vai troverai
chi come te ai sogni non rinuncia proprio mai

E allora canto
per gli sguardi contro vento
per un sorriso dopo il pianto
per ogni volta che me ne scordo
per ogni volta che sto fuori tempo
perchè sarà per ignoranza
ma in fondo a tutte le risposte
ho una domanda che mi avanza.

E canto
E canto
E canto
E canto

Perchè io canto
perchè neanche a farlo apposta
perchè a farmi i conti in tasca
la mia vita è pure questa

E canto
E canto
E canto
E canto 
 


4 commenti:

  1. normalmente del punto di svolta si tende ad accorgersene dopo ... e credo sia proprio questo a rendere il cambiamento importante

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    1. normalmente è quello che pensavo anche io.
      invece è possibile accorgersene nello stesso momento in cui sta avvenendo.
      la prossima volta che capiterà, sono certa che lo acchiappo, per ora ci sono andata molto vicina, ma ero ancora leggermente in ritardo:)

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  2. si però io ci stavo già ragionando in modo diverso in un altro post ... a me sta cosa che mi rubi i pensieri mica mi piace sgrunf :0)

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    1. e dove????
      (comunque anche tu mi rubi le idee! o forse è la vicinanza geografica che fa sì che grazie al vento si vadano dai monti al mare e viceversa, passando per qualche bettola dei caruggi a farsi una birra;)
      appena torvo gli occhiali passo a leggerti, per ora riesco solo a scrivere a senso, anzi scusa eventuali errori o refusi:)

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