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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 21 maggio 2012

Capaci?

Beh, direi di sì.
Capaci, capacissimi, direi.
Due piani diversi: quello dei discorsi, ovviamente di condanna, reazione, sdegno, disconoscimento.
E quello della collusione, corruzione, adesione volontaria per interessi di ogni specie e involontaria per disperazione, disagio, sopravvivenza.
Incapaci di agire efficacemente perchè moralmente molto vicini nel metodo e alla "filosofia" delle cosche.
E chi non si capacita del perchè vengano ancora compiuti attentati di matrice incerta tra quella malavitosa e quella terroristica è perchè rifiuta di accettare che le radici si sono ormai mescolate e intrecciate per dar vita a un'unica pianta che va in cerca dell'unico sole: il potere.
Numericamente meno nutrita della schiera di persone per bene, quella di chi è meno per bene è sì meno affollata, ma molto più potente e tra i due universi gli indecisi, che forse sono i più numerosi, e cioè chi si sposta da una categoria all'altra a seconda della platea e della convenienza, segno che la corruzione morale è più diffusa e radicata di quel che si creda.
I fari accesi sulla realtà mettono in luce più di quanto fosse in passato quelle ombre che da sempre offrono riparo alle devianze e mancanze che appartengono alla natura umana che poi si manifestano come poteri deviati.
A mio parere sarà difficile, forse impossibile cancellarle soprattutto in periodo di crisi.

(...) E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti. 

da Canzone di maggio di Faber


siamo tutti coinvolti


Citavo gli indecisi e mi chiedo se il dato di astensione del 48,06 delle politiche e del 42, 06 dei referendum sia l'espressione del malcontento o del disinteresse (come se facesse differenza).
Chi ha vinto? tutti! Chi ha perso? Tutti! E cosa si vince altro che l'occasione di riempire la pancia anche se i grilli forse, si spera, dovrebbero averla più piccola di quella dei vecchi dinosauri che stentano a comprendere che la loro razza si sia estinta?
Insomma come la giro e la volto tutto appare spaccato a metà sebbene appaia intero.
L'omino delle riprese di Brindisi che pare un pensionato a cui han detto "vai lì e schiaccia questo bottone che ti dò 100 euro", quell'altro a cui han detto "porta là quel cassonetto che ti dò 50 euro" e una specie di Joker come nel film di Batman, ma invisibile, che confeziona e manovra le sue bombe con l'attenuante che "è un fuori di testa", cosa che a me pare poco credibile perchè chi lo è veramente credo difficile che sia capace di concepire e attuare complicati marchingegni a orologeria (ma tanto è tutto da dimostrare che si trovi la mente, molto più facile accontentarsi dell'ultima ruota del carro).
Anche gli attentati e le gambizzazioni sono diventati incomprensibili e di difficile attribuzione a meno di rivendicazione (sempre ammesso che sia veritiera) e in ogni caso ancora si resta in attesa di sapere chi siano stati i mandanti delle stragi di trenta e passa anni fa, figuriamoci decifrare quelle attuali in uno scenario tal quale è quello attuale in cui anche i fatti di cronaca nera a danno di donne e bambini risultano, oltre che più numerosi, sempre più inspiegabili ed estremi, come bastasse un niente per buttare i figli dalla finestra e poi accanirsi sulla compagna in nome di un non si sa bene cosa.
E questo discorso è uno sfogo, perchè tanto da qui non passano nè malavitosi, nè assassini, nè politici, nè finanzieri, nè altro che sia dichiaratamente o conclamatamente un farabutto, solo gente che più o meno condivide o comunque capisce questo punto di vista in cui in modo incerto e sfocato è accennato qualcosa di quello che venti anni fa era più nitido o così mi sembrava che fosse.

16 commenti:

  1. la democrazia rappresentativa non esiste. votare conta quanto tifare per l'inter piuttosto che per il torino. e il voto non conta niente perche' nessuno puo' seriamente credere che, se l'unica cosa che e' disposto a fare e' quella di andare a mettere una croce su una scheda, quel gesto possa davvero decidere qualcosa. io l'ho capito subito. molti altri l'hanno capito dopo un po'. c'e' chi non vuole capirlo. lo sa, ma non vuole ammetterselo. decisi o indecisi? mah... tra l'altro... gli attentati a colpire nel mucchio li fa sempre la mafia, alias un gruppo di potere. che sia lo stato o un fascista. oppure si parla di stragi di sclerati, in america ce ne sono a iosa e da sempre, ed anche in norvegia, ultimamente e' successo. non un gruppo di pootere, non un mafioso, ma un sedicente nazi, alias uno squilibrato. in quanto agli attentati, anzi non attentati, alle azioni che vanno a colpire singole persone dell'istituzione... beh che dire... e' noto che certa gente capisce poco e niente di come funzionano le cose. probabilmente neanche la storia del voto, capisce quella gente. altrimenti non si illuderebbe che, tolto un essere umano da un posto e lasciato il posto, non venga quello subito rimpiazzato.

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    1. ecco come sul tuo post, capisco vagamente la complessità dei tuoi ragionamenti, il senso lo colgo, ma preferisco lasciarli come li poni, se tento di metterli in fila si aggrovigliano ancora di più:)
      è "colpa" dell'orto che mi tiene lontana dai libri e dal mondo che invece frequento di più nella stagione invernale e così l'attività fisica libera la mente, disarticola le sinapsi e ragiono (per quel che riesco) pane al pane e vino al vino:)
      comunque, tornando al tuo pensiero: è che qualcosa mi dice che se uno/a evita di andare a votare, poi dovrebbe:
      1) smettere di lamentarsi
      2) andare vivere su un monte e fare a meno di tutto
      3) in alternativa al 2) morire
      è per quello che pur dicendo la prossima volta non vado, poi vado per dire, subito dopo: "perchè sono andata che tanto lo sapevo che finiva com'è finita?" e sta storia va avanti da decenni.
      forse perchè sono anch'io a metà, mezza onesta e mezza vile con tendenze bipolari?
      (credo proprio di sì, che sia per quello:)

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    2. dimenticavo, sulla norvegia e affini, l'ho detto, no?
      livellamento mentale, appiattimento dei livelli gerarchici interni, del centro energetico, scarso o assente riconoscimento e discernimento tra fantasia e realtà, insomma confusione, presunzione, trasposizione, emulazione.
      es: tutti fanno ciò che gli pare, mi sfruttano, mi ignorano e io "gliela faccio vedere" se ci pensi bene è uno schema che si adatta molto bene anche a chi detiene il potere.
      in una parola, tutta gente bacata più o meno nello stesso modo, il resto è fuffa (o sovrastruttura)

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    3. posso ben comprendere come Cassandra risulti ai piu' un gomitolo ingarbugliato. in effetti non si chiamerebbe Cassandra se si esprimesse per mezzo di altri linguaggi. ma nel commento qui sopra sono stato decisamente chiaro e logico. certo, i riferimenti ad analisi che uno dovrebbe farsi ci sono, ma si presuppone che dopo un tot di vita la gente palesemente intelligente se le sia fatte, quelle analisi, no? mi sembra molto strano quando mi rapporto a persone come te, e quelle mi spiazzano con ingenuita' al limite del simpatico. voglio dire... sono decenni che voti e nulla cambia, no? qualcosa vorra' dire. non e' forse vero che compiere sempre lo stesso gesto aspettandosi ogni volta che quello produca effetti differenti e' per antonomasia il sintomo della malattia mentale? :) ma piu' di questo mi spiazza quel che dici a proposito del non voto, soprattutto in relazione a quanto ho scritto io in commento: tu dici che se uno smette di andare a votare poi deve smettere di lamentarsi, andarsene su di un monte o morire. ecco, non vedo quale rapporto conseguenziale ci sia tra gli eventi e non trovo risposta ne' seguito a quel che affermo io. io affermo che se si e' disposti SOLO a votare con una crocetta sopra un foglio e si pretende con questo di decidere qualcosa di rilevante, ALLORA e' inutile lamentarsi. anche solo lamentarsi. che tra l'altro e' sempre inutile quando ci si rapporta con il potere. diverso sarebbe se il voto si esprimesse con altro che non fosse solo un segno su di un foglio. per dire, se gli umani avessero la facolta' di spingere un bottone e con quello decidere se mandare i treni a destinazione o no, la mattina, ecco che forse il voto conterebbe qualcosa. perche' "treno parte/treno non parte" forse cambierebbe la considerazione che il sistema ha dell'opinione dell'individuo. ma se si pensa davvero che chi gestisce per opportunita' e caso la macchina stia li' a considerare gente che da decenni fa solo che andare a imbrattare una scheda elettorale, per decidere come comandare... beh, allora certo mi pare ridicola la pretesa che cosi' sia. per quanto concerne l'andarsene in montagna, beh... altra cappella non indifferente. il sistema ha una struttura produttiva e repressiva e tende ad occupare tutti gli spazi. non voto e me ne vado in montagna? e cosi' ci si dovrebbe salvare? ma lo sai che l'imu colpira' anche gli orti? fare a meno di cosa? non si puo' fare a meno di niente. non si puo' fare a meno di votare. tocca solo capire come dare una pienezza, una importanza al "voto". purtroppo la pace e' una cagata....

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    4. ...si puo' ottenere, ma sempre vigilando "armati". sempre portando un peso a cio' che si dice. in questa condizione di rapporto poi possiamo maturare tutta la rivoluzione che vuoi, tutto il progresso sociale e intellettuale che si desidera ottenere. ma fino a quando restiamo ciccioni sulla poltrona col telecomando in mano, allora non possiamo pretendere di cambiare altro che il canale della tv. ecco, sul primo c'e' la pubblicita' della lavazza. il primo canale lo paga la lavazza. chi sara' la lavazza? sul secondo c'e' la pubblicitaì' della lavazza. chi sara' la lavazza che paga anche il secondo canale? e sul terzo? sul quarto? sul quinto e via dicendo? va bene, io non ho la tv. e questo cosa dovrebbe cambiare? la lavazza c'e', paga (il governo e il sistema repressivo) e mi impone di pagare. se non pago oltre alla televisione mi porta via anche la casa. e l'orto. me ne vado in montagna? lo sai che sotto il gran sasso c'e' un laboratorio di fisica, c'e' una base militare e sopra il gran sasso c'e' un deposito di amianto dismesso? e poi, tassati gli orti, la lavazza o chi per lei verra' a tassare anche le rocce. votare o no votare, se si pretende di vivere fino a 200 anni e non si e' disposti a far pesare il proprio voto, non cambia niente a nessuno. produciamo vivendo un sistema. il sistema che produciamo e' specchio della nostra struttura mentale. una struttura piramidale di dominio. la struttura ha degli spazio, degli spazi di sistema, che gli individui casualmente occupano. cambiare la struttura, radicalmente, e' l'unica possibilita' che abbiamo di vita, se escludiamo quella che attualmetne conduciamo. ossia girare a vuoto parlando di cose che non capiamo e lamentandoci di fatti che causiamo noi stessi. e pigliandocela con individui che occupano spazi di sistema.

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    5. a me Cassandra è simpaticissima!
      ho riconosciuto a prescindere il mio limite mentale e concordo che le mie tre opzioni siano semplicistiche, ma a parte il voler convincermi che tutto si aggiusterà grazie a un evento cosmico, le altre congetture mi sembrano altrettanto inconcludenti delle parole spese dai politici.
      sono nata ai tempi in cui a colpo d'occhio si riconosceva la destra dalla sinistra e al centro ben piazzata la DC.
      credo sia questo che adesso mi disorienta e mi porta a dire che siccome esistono sistemi di vita autonomi dalle civiltà capitalistiche, se si rifiuta in toto il sistema la cosa più pratica, radicale e veloce sia rifugiarsi lontano e far a meno di tutto.
      ciò detto da anni pratico tutto ciò che rappresenta un modello di bassa impronta ecologica come alternativa e, appunto, esempio, ma resta che un singolo individuo è incapace a cambiare il contesto e che trovare accordi tra simili è al momento altrettanto improbabile.
      diciamo che tendo più a dire che tutto il gran daffare che dici fa parte dello stesso sistema di potere. da una parte l'istinto mi porta a pensare di imbracciare le armi ed eliminare fisicamente tutta una categoria di persone, mentre la ragione mi porta ad alienarmi dalla società e il cuore a rapportarmi unicamente con la natura imparando a sopravvivere con quello che costituisce un microcosmo in cui abitare cercando di migliorare la sua salute così da ricavarne qualcosa con cui nutrirmi.
      sto cercando un nocciolo, un centro, una centricità efficace e praticabile, forse dovrei sgomentarmi per l'aver perso la capacità di articolare concetti elaborati, ma sto invecchiando e man mano il tutto si sta sempre più riducendo a 7 più o meno 2 cose importanti il resto lo faranno i giovani, com'è giusto e logico che sia.
      di più e di meglio so che dovrei ma non sono capace, alla fine credo onesto rassegnarsi ai propri limiti e ammetterlo.
      mi rode solo di poter apparire una visionaria para pacifista alla madre teresa di calcutta (con tutto il rispetto), ben sapendo che in pratica l'atteggiamento a cui tendo è molto vicino a quello di una martire che soccombe in nome di un'etica imprescinbile.
      non credo riuscirò mai a tagliare il cordono ombelicale con lo stato che mi paga i 500 di pensione di invalidità con cui pago le bollette, anche se ormai quei soldi servono quasi solo a quello quindi la mia vita è di per se un miracolo e farne a meno (di quei soldi) dovrebbe ormai essere prossimo, basterebbe rinunciare al tetto sulla testa, cosa più facile a dirsi che a farsi.
      quindi finchè vivrò in questo compromesso, andrò a votare, tappandomi ogni orifizio, quello che so essere solo il meno peggio degli altri.
      ma a te in fondo che ti fregherà mai di questo pistolotto?
      scusa, e buona giornata!

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    6. i limiti mentali sono sempre... condivisi :) e tutto puo' avere un senso, una chiave di lettura va..., persino storica. anche destra e sinistra. nessun significato e' esaustivo. e' l'insegnamento dell'arte. in quanto agli spazi sopravvissuti all'infestante dominio, di cui capitalismo e' solo una forma, ...dimmi dove sono, ed io ci vado. anche pacifismo, martirio, eroismo e assistenzialismo sono solo spazi di sistema. quello che dico non e' che il non voto sia meglio del voto. dico che votare e' irrilevante. tant'e' che anche tu sei (s)consapevole del fatto che i 500 a pagare le bollette servono e che probabilmente manco a quello presto basteranno. del resto il cartello di imbecilli che governa ha gia' bello e dichiarato che chi non gliela fa a pagare deve... (s)vendere. due anni fa, dopo un anno di belle riunioni e iniziative nel posto in cui vivevo (una bella storia davvero, con incontri settimanali autoproduzione etc etc), ci siamo ritrovati depressi davanti ad un fuoco in 5 a dire che la rivoluzione e'... una gallina. in me c'e' Cassandra, e Cassandra sa che nulla puo'. quindi e' con quella che noi umani chiamiamo serenita' che parla. frequento e sono tra quelli che si zappano la terra e cercano di non portare sangue al dominio, ma e' azione vana, me ne rendo ben conto. la catastrofe? lo sconvolgimento cosmico? l'evento? probabile. certo che, insieme alla serenita', o cio' che le somiglia, c'e' anche un tot di senso del comico nella mia visione. capirai che laboriare e disquisire e sbattersi aspettandosi il bum galattico... e' un po' ridicolo, no? :) in quanto all'imbracciare le armi io dico... A quali armi e B contro chi. la settimana scorsa eravamo, io e Cassandra, ad un'altra riunione di un altro gruppetto di autogestiti. nel nuovo posto dove vivo adesso. e ad un certo punto mi sono sentito come un membro della bocciofila. che dire? vediamo... altro non si puo' che vedere. ma sono convinto che quando tutto raggiungera' il limite, alla faccia dei democratici dei fascisti degli anarchici dei sinistri e di tutti gli altri, dal vaso tracimera'. e allora quel che sembrava potessimo amare, forse, lo odieremo e viceversa. in fondo Teti la vita e' bella soprattutto per questo.

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    7. ps perche' sabato, che c'e' una iniziativa al circolo, non vieni a trovarci? non viviamo troppo lontano. nel tu volessi, mandami un messaggio in privato e ti dico dove e quando.

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    8. pare che come avevamo intuito siamo più simili di quanto possa apparire dai discorsi e dalle parole:)
      il che va a tutto mio vantaggio dato che "fare media" con un quasi quarantanne mi abbasssa lo spread anagrafico:)
      intanto "che dire? vediamo... altro non si puo' che vedere." dipende se i miei occhi si ciecheranno nel frattempo, per adesso aspetto il 21 dicembre e confido nei maya che sono l'unico valido appiglio che sono stata capace di trovarmi oltre ai miei pasticci nell'orto:)
      PS posso anche riuscire ad andare d'accordo con una max due persone per volta, in più preferisco astenermi perchè anche se (forse) appare poco ho un livore dentro che ogni pretesto è buono per insultare chiunque sbagli anche solo le virgole del suo pensare:) ma non è solo quello che per ora mi fa declinare l'invito come ti spiego tra poco via mail.

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    9. PPS per l'isola felice il meglio che ho trovato è la comunità dei bonobo

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    10. sono in estinzione, i bonobo. e non da mo'. :) vado a leggere la mail. ps teti io non ci conterei sul 21 dicembre, sai? non vorrei distruggere le tue flebili speranze ma giusto sabato sera un tipo mi diceva che i maya potrebbero aver sbagliato di OTTO anni. per esempio... pps in quanto all'andare d'accordo, qui nessuno va d'accordo con nessuno. ci limitiamo a vivere in allegria

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    11. purtroppo, lo so che i bonobo se la passano male:(
      per il resto, ormai ci siamo, tanto vale aspettare e poi decidere:)

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  2. Prima pagina venti notizie
    ventuno ingiustizie e lo Stato che fa
    si costerna, s'indigna, s'impegna
    poi getta la spugna con gran dignità
    mi scervello e mi asciugo la fronte
    per fortuna c'è chi mi risponde
    a quell'uomo sceltissimo immenso
    io chiedo consenso a don Raffaè ...

    volite 'a spremuta o volite 'o cafè ?? :)

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    1. eh, vero anche quella è appropriata, ieri sera ho visto lucarelli la prima parte era con la moglie di schifani (quello della scorta di Falcone morto nell'attentato) e la seconda su borsellino.
      praticamente da allora ad oggi è cambiato niente.
      l'intuizione (provata) dei due magistrati è diventata certezza, ma per il resto tutto resta oscuro e impenetrabile come lo vogliono coloro i quali sanno come stanno veramente le cose.
      in più quei tentacoli di cui si diceva chiamandola piovra sono diventati capillari sottilissimi che permeano tutti e tutto.
      se questo è vero, com'è possibile una ribellione sana e pulita?
      io in piazza per un nuovo modello di iphone non ci voglio andare!
      e altri motivi che siano estranei al denaro non ne vedo.
      ma ribadisco ancora una volta che so che questa visione è frutto di un limite personale di cui mi rammarico, ma di cui prendo atto.

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    2. allora ... diciamo (plurale maj) provocatoriamente ciò... e se poi la mafia non fosse negativa? e se in fondo facesse meno danni dello stato? e se quella che era una ribellione allo strapotere sabaudo che ha svuotato le casse dello stato borbonico con il tempo si fosse corrotta? anche il vaticano in origine era 'buono', poi si è corrotto nel crescere, per denaro e per potere. Mettiamoci nell'ottica mafiosa, abbiamo permeato talmente la società che se non possono combatterti si alleano o soccombono.
      Baciamo le mani

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    3. qui lo dico e qui lo nego:
      se provassero loro a venirci incontro, forse se ne esce prima;)

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