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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 14 giugno 2012

anche le formiche nel loro piccolo sono tanto buone

A causa di una delle frequenti liti tra Era e Zeus, 
l’isola di Enone fu invasa da serpenti 
che resero la vita impossibile agli abitanti 
che erano tormentati dalla fame e dalla sete dato 
che dai campi non spuntava nulla e, 
se tentavano di bere l'acqua 
avvelenata dei fiumi, morivano, 
tanto che in breve tempo erano 
rimasti in vita pochissimi di loro.
Eaco all'ora pregò Zeus di ripopolare 
l'isola quasi deserta. 
La notte in sogno vide una pioggia 
di formiche cadere dai rami 
di una quercia e diventare uomini. 
Quando si destò sentì suo figlio Telamone 
che lo chiamava perché vedesse una schiera 
di uomini che si avvicinavano al palazzo in cui
Eaco riconobbe gli uomini apparsigli in sogno. 
I serpenti erano spariti e la pioggia 
cadeva abbondante. 
Il popolo, detto dei Mirmidoni (= formiche) 
seguì Peleo e combatté a Troia 
accanto ad Achille e Patroclo. 
Altri dicono invece che i Mirmidoni di Achille 
furono così chiamati dal re Mirmidone, 
la cui figlia fu sedotta da Zeus 
sotto forma di formica. 
E altri ancora narrano di una Ninfa di nome 
Mirmece che si vantò di aver inventato l'aratro 
(cosa non vera) e per punizione 
fu trasformata in formica.   

“Il titolo: Insetti per uso alimentare umano lascia di certo interdetti. Pochi, soprattutto nel mondo occidentale e, oserei dire, soprattutto in Italia accettano di considerare questi come potenziale componente della loro dieta. Eppure le ragioni che porterebbero a farlo sono numerose.
hormiga culona (in via di estinzione)
dalle proprietà afrodisiache
è una formica colombiana dove è
considerata una prelibatezza 
Innanzitutto stiamo parlando di un alimento presente in notevoli quantità, specialmente nelle aree povere del nostro pianeta.
Recentemente la FAO ha stimato che il numero di persone denutrite, nel mondo, supera il miliardo di individui e questo rappresenta una conseguenza della crisi economica mondiale che, riducendo l’occupazione, ha privato molti delle risorse necessarie per l’accesso al cibo.
La stessa FAO sostiene che l’aumento di 100 milioni nel numero delle persone che soffrono la fame possa minacciare la pace e la sicurezza mondiale e auspica interventi per favorire lo sviluppo locale dell’agricoltura, dimostrando forse una visione limitata delle risorse che il pianeta offre”.
 

(...)
Cambogia: tarantola fritta
Le cavallette sono consumate in quantitativi superiori alle dieci tonnellate/anno in Algeria, Thailandia e Messico, le termiti nel solo Zaire arrivano a 1.3 tonnellate/mese, bruchi e farfalle vanno dai 50 Kg/anno del Sud Africa alle 3 tonnellate/anno del Messico e ai 140 kg/anno per persona dello Zambia (Elorduy, 2005)[48].
L’Africa storicamente risulta un continente caratterizzato dal consumo alimentare di insetti tanto che in alcune aree, essi soddisfano più del 50% del fabbisogno di proteine animali.
In Congo, nel distretto di Brazzaville, vengono consumati fino a 40 g (peso secco) di bruchi affumicati per giorno.
Gli indiani dell’Amazzonia consumano insetti in gran quantità come pratica tradizionale, di 39 gruppi studiati (22% del totale presunto) solo uno nega l’utilizzo di tali animali, mentre per gli altri costituiscono una fonte nutrizionale gradita al punto che si riconoscono più di 200 specie edibili.
Il Messico detiene il primato tra i paesi a vocazione entomofagica con centinaia di specie consumate. La diffusione interessa le aree rurali ma anche le grandi città, come la capitale, dove rappresentano un prodotto diffuso e apprezzato tra persone di ogni ceto, servito anche nei ristoranti più lussuosi.
In Australia gli uomini erano e sono dediti alla caccia, mentre la raccolta, anche di insetti, è un compito femminile. La stagionalità delle varie pratiche va rilevata e numerose sono le specie consumate.

Giappone: larve e pupe di vespe
In Giappone si consuma un buon numero di insetti che storicamente rappresentavano un’importante fonte proteica per quelle persone che, vivendo lontane dalle coste, non potevano approfittare del pesce e della carne.
In Europa pochi sono gli insetti consumati tradizionalmente anche se in alcuni stati (soprattutto al nord) si trovano ristoranti che cominciano ad offrirli. Conosciuto é il formaggio con le larve tipico di Francia, Sardegna e altre regioni, mentre pochi sanno che alcuni estratti di insetto (come il rosso cocciniglia: e 120) sono usati per colorare cibi (es. Smarties, yoghurt) e bevande (es. Campari).
Gli aspetti nutrizionali ci permettono di considerare seriamente gli insetti come valide alternative per la dieta umana.
Un importante punto di partenza per poter considerare l’uso di insetti nell’alimentazione umana é la loro digeribilità (e l’assenza di grassi).
Praticamente tutte le specie di insetti hanno valori superiori a quelli dei cibi più comuni, solo la carne di maiale ne possiede un quantitativo maggiore a causa dell’alto tenore lipidico.
Le proteine sono composti organici formati da aminoacidi, il bruco del Mopane (Gonimbrasia Belina, che è molto apprezzato e diffuso in Africa meridionale), ha una digeribilità proteica del 85,8%, un assimilabilità del 78,8% ed un utilizzo netto del 67,8%; inferiore a quello delle uova (93,5%) e simile a quello della soia (61%).

Ecc, ecc. pregi e difetti, problematiche varie (rischi estinzione, allergie, controindicazioni ecc) dettagliati nella tesi da cui ho estratto i corsivi (continua a leggere CLICK) per chi ha fretta invece un articolo divulgativo meno impegnativo CLICK.



6 commenti:

  1. alla faccia dei cavoli a merenda.
    Di alimentazione a base di insetti se ne fa un gran parlare, per esempio dicono che le cavallette fritte hanno il gusto delle patatine.
    LaGatta gli insetti li mangia, e pare stia benissimo, io da piccolo mangiavo le formiche crude, ma poi ho smesso.
    Invece una cosa interessante è l'uso medico di queste pratiche, come per esempio avviene a Cuba con il siero di scorpione ...

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    1. antichi saperi e vecchi costumi che "potrebbero" tornare in auge:)
      lì per lì in effetti ho provato un certo schifo all'idea, ma poi tutto sommato, se capitasse li assaggerei volentieri:)
      ho letto ma ho perso il dove, che anche il contenuto dei formicai è molto proteico.
      male che vada le allevo, tanto nell'orto c'è pieno, basta metterle all'ingrasso:)

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  2. qualcuno una volta faceva notare che fra un gamberetto e una cavalletta in fondo la differenza sta solo nel fatto che il primo vive in acqua. perchè non ci fa schifo mangiare i molluschi e ci fa schifo un bruco? personalmente, se devo mangiare una cozza cruda, preferisco di gran lunga una bella larva arrostita!

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    1. e poi potrebbe servire a rendersi fichissime, guarda qua!
      CLICK

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  3. In effetti il problema è culturale. Una volta una giovanissima regina Elisabetta, credo in Africa, dovette mangiare per protocollo degli insetti in una visita di stato...... Interessante il confronto gamberetto/ insetto della nostra Guchi. Che poi Pier fosse un gran mangiatore di formiche non ne abbiamo mai avuto dubbi.

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    1. oltretutto dallo studio effettuato dal laureando si evince che l'allevamento intensivo favorirebbe l'ecosistema. insomma a parità di produzione sarebbe molto meno inquinante di quello degli animali da macello che si consumano oggi.

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