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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 4 giugno 2012

avventura regressiva

Letteralmente, avventura, definisce un'esperienza entusiasmante o inusuale. Può anche indicare un'impresa audace e rischiosa dall’esito incerto.

Si riferisce generalmente a qualsiasi impresa che è potenzialmente carica di rischio fisico, finanziario o psicologico, come una impresa commerciale, una storia d'amore, o di altri organismi importanti della vita.



Eppure il termine spesso è interpretato in senso gioioso o trasgressivo, comunque a indicare speranza e rinascita, mistero, curiosità, superamento dei limiti anche e non necessariamente in modo pericoloso.


L'avventura comincia all'aurora
All'aurora di ogni mattina
L'avventura comincia nel momento
Che la luce ci lava le mani
L'avventura comincia all'aurora
E l'aurora ci guida nel cammino
L'avventura è il tesoro
Che scopriamo ad ogni mattino



(L'aventure, Jacques Brel)


Helen Keller dichiarò che "la vita o è un'audace avventura o non è nulla" e lei certamente lo sapeva per averlo sperimentato sulla sua pelle quanto le "imprese" avventurose siano, a seconda della portata di ciascuno, oggettivamente variabili e soggettivamente diversamente definibili.




Poi ci sono le avventure o l'avventurarsi appunto "all'avventura" quindi ben sapendo che nove su dieci capita la catastrofe (nel caso dell'ideona di perforare i Campi Flegrei, così tanto per vedere l'effetto che fa, direi che il termine cazzata si presta meglio a qualsiasi altro).


Mi ero ripromessa di evitare il ricorso agli aforismi altrui, ma qui faccio eccezione più che altro per dire la mia:


La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre. 
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia, 1908
______ diciamo che tra le varie avventure è vero, la vita è la summa, nel senso che le riassume, ma capitano avventure anche a chi è al di sopra di ogni sospetto, basta essere un po' ingenui, incauti o distratti, immaturi.

Sì perchè l'avventura e l'avventuriero hanno un po' a che vedere con la giovinezza o con lo spirito e l'entusiamo che poi un po' si perde. 

La vita non ci dà mai quello che vogliamo nel momento che ci sembra adatto. Le avventure arrivano, ma non puntuali.
Edward Morgan Forster, Passaggio in India, 1924

______ è la norma che ciò che ci si aspetta arrivi sempre quando abbiamo appena deciso di smettere di aspettarlo!

Solo nell'avventura alcuni arrivano a conoscersi.
André Gide, Diario, 1887/1950

______ questa la trovo esilarante, ma dovessi spiegare perchè ci metterei troppo, quindi tralascio.

L'avventura non esiste. È nella fantasia di chi la insegue e, non appena riesce a toccarla con un dito, svanisce per fare capolino da tutt'altra parte, sotto una diversa forma, ai limiti dell'immaginazione.
Pierre Mac Orland, Piccolo manuale del perfetto avventuriero, 1920

______ sembra parli dell'illusione, ma condivido, anzi direi che è la frase che preferisco.

Vivere l'avventura è pericoloso, anche a grandi linee, giacché quel che se ne ricava non è altro, di solito, che una somma più o meno consistente di delusioni e di rimpianti.
Pierre Mac Orland, Piccolo manuale del perfetto avventuriero, 1920

______ (mi conferma l'impressione che stia parlando dell'illusione)

Una vita senza avventura è probabilmente noiosa, ma una vita in cui si lascia che l'avventura assuma qualsiasi forma sarà sicuramente breve.
Bertrand Russell, Autorità e individuo, 1949 

______ Credo che sia impossibile vivere una vita senza avventure. Ognuno, nel suo piccolo o nel suo grande, ne ha da vivere o subire. Su questo non ci piove! E lo dice (più o meno) anche Sartre qui sotto!

L'avventura: un evento che esce dall'ordinario, senza essere necessariamente straordinario.
Jean-Paul Sartre, La nausea, 1938

_______ Anche questa definizione la trovo superba!

Il pensiero è meraviglioso, ma ancor più meravigliosa è l’avventura.
Oscar Wilde, Il critico come artista, 1889

_______ Oscar, posa il fiasco, vah!



E poi ho trovato questo video che trovo esprima esattamente quel che mi viene da pensare e ho poca voglia (oltre a mancarmi la capacità) di scrivere sull'avventura.
E' come un'indice o una ricetta in cui sono elencate le componenti dell'avventura:
l'imprevisto,
il mostruoso,
il gioco,
la noia,
l'immaginazione,
la fantasia, 
le abilità,
l'equilibrio,
la trasformazione,
l'amicizia,
la curiosità,
il sadismo,
(e il masochismo),
il pericolo,
gli elementi,
la vanità,
l'irresponsabilità,
l'infantilismo,
il sogno,
l'istinto,
varie ed eventuali.


perchè l'avventura c'è anche quando ne faremmo a meno, anche se abbiamo cent'anni e siamo in un letto, arriva, ci coglie e per un attimo avvertiamo la botta più o meno forte di adrenalina che già annuncia la sua fine.
L'avventura (di qualsivoglia natura) è una regressione allo stato primordiale su cui la ragione ha pochissimo ascendente.



2 commenti:

  1. quoto Forster e lo smentisco. in realtà a me è successo sia ciò che dice lui che il contrario, ovvero "avventure" delle quali avrei fatto volentieri a meno, che non ho mai desiderato, e che pure mi si sono abbattute addosso. inoltre ciò che voglio, a parte che spesso non so nemmeno chiaramente che cos'è, di solito non arriva proprio, nè in tempo nè fuori tempo.

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    1. si vede che invece dello spirito dell'avventura hai quello della sventura:(

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