il tempo ha confuso anche le linee sul palmo della mano tanto che leggere il destino ancora ignoto pare impossibile.
"se vuoi ti leggo il passato _ dice il Drago _ quello che ha segnato profondamente il palmo che mi porgi".
le rughe alla mia età arrivano fin sotto ai piedi, penso guardando da vicino quell'intreccio di segni intricato e incomprensibile.
"se vuoi posso dirti quello che il destino ti aveva riservato e ti sei fatta sfuggire o hai bellamente ignorato".
in effetti, penso che del futuro ho sempre saputo in anticipo e che del mio passato invece sono rimaste un sacco di cose che restano oscure e poi mi fa meno ansia una chiacchierata sulle rughe della mano "al passato"; posso immaginare senza angoscianti interrogativi le varie ipotesi tra cui scegliere quella migliore a dare più senso a quel che è.
"ci sono un sacco di righe a spezzare il tuo destino _ dice il Drago _ interferenze di ogni tipo e solo una linea senza scalfitture che procede dritta e decisa, vedo difficile che tu riesca a incidere su quella ineludibile della tua fine, inutile che insisti a marcarla pensando e ripensando a come anticiparla, lo vedi? si sposta, balla in palmo di mano e decide lei quando scendere".
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