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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 26 settembre 2012

il sospetto

getta un allarme solo a leggere il termine come fosse qualcosa che hai sopra la pancia e che reclama un soccorso che arriva tardivo.
quando si radica è molto difficile estirparlo, vela e ammanta l'intorno perchè arriva dal profondo della mente e delle viscere tutte e due insieme.
è nemico della speranza, spegne la spontaneità, distrae la mente con fantasiose letture e interpretazioni dal retrogusto agro, speziato e piccante dei suoi ingredienti leggermente tossici, se in piccola quantità e letali quando prendono il sopravvento su quelli delicati e tenui che compongono le portate.
può essere parente della malafede che spesso è conseguenza di quel tarlo che aggredisce ogni tentativo di ottimistica fiducia o rimedio all'errore.
come una pandemia, a un certo punto, senza esser visto, o forse mescolato alla polvere, all'aria, ai minerali inizia a propagarsi e a predominare su tutto il resto, compresa l'indignazione per le ingiustizie e il malaffare.
il sospetto che, dietro a ogni esternazione e ad ogni compensazione, vi sia un interesse a favore di pochi che va a svantaggio di tanti.
e anche quei pochi ne sono colpiti perchè quel briciolo di coscienza residuo è minato dal dubbio che i giochi ormai siano a carte scoperte e dunque la strada sia diventata più ardua o debba essere abbandonata.
e infine gli irriducibili, quelli che si sentono al di sopra di ogni sospetto, sempre pronti a cavalcare la loro scia di merda e la pretesa che la si chiami successo, furbizia, superiorità, capacità, che si riconoscano loro doti invece di disprezzo.
le piazze vuote sono l'emblema di uno stato d'animo collettivo sfinito e impotente, sono piene in realtà di vomito, pus e deiezioni in cui resteranno a rotolarsi i culi che hanno perso la faccia, semmai ne hanno avuta una, e quando saranno rimasti senza niente con cui sfamarsi finalmente la pòlis sarà vuota e forse qualcuno tornerà ad abitarla in modo più degno.

26 commenti:

  1. non credo sia solo questo il motivo delle piazze vuote.

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    1. personalmente sconsiglierei a chiunque di scendere in piazza a manifestare, bastonate ce ne danno già abbastanza così.
      contingentemente parlando, al momento e a mio parere, l'unico modo che avrebbero per dialogare con le piazze è quello di mandare l'esercito armato fino ai denti.
      vanno lasciati soli in un mondo ridotto in cenere.
      spiace dirlo ma personalmente ritengo sia l'unico modo per rifondare una civiltà leggermente più evoluta.
      questi qui (di qualsiasi sponda siano) non meritano neanche il carcere, sono da manicomio criminale.
      vanno dichiarati incapaci di intendere e volere e rinchiusi, al limite vanno bene anche i conventi come hanno fatto per lusi, così svuotiamo un po' le carceri e al momento buono si mandano al rogo sia i preti e sia i decerebrati che ancora "governano" in questo paese e nel mondo.

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    2. Ti ricordo che anche Marrazzo si è ritirato in convento dopo lo scandalo. Ma che fine ha fatto poi? Avevo sentito dire che si sarebbe ricandidato?!!!
      Paola

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    3. me lo ricordo, me lo ricordo__ finirà che ci toccherà leggere anche le memorie di entrambi: redenzioni uno e due:/

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  2. c'è chi ha gettato la spugna e forse c'è anche chi ormai ha capito che se la situazione attuale è il frutto delle piazze piene del passato ... allora è una formula (quella del corteo)che non porta i frutti sperati.
    Così come si è ormai capito che il ManiPulite degli anni '80 del PioAlbergoTrivulzio è servito solo a fare da parafulmine.
    In altri tempi sarebbe stata la ghigliottina a portare un pò di ordine, perchè se un sistema ha la cancrena altro non serve.

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    1. è possibile che lo scollamento o la forbice tra potere e popolo si stia irrimediabilmente distanziando come fossero due pianeti divergenti.
      è possibile che lasciandoli andare alla deriva ci si riesca a riorganizzare e in qualche modo si deve pur sopravvivere.
      scendere in piazza oggi è uguale a prendersi delle bastonate e le bastonate fanno malissimo.
      forse le bombe, ma nei posti giusti, sarebbero più efficaci.
      so solo che ho passato una settimana orribile perchè sono capace di prendere le distanze da tanto ma da quanto succede ai piani alti no.
      lo patisco proprio.

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    2. hai visto a Madrid che casino?
      oggi parlavano del caso Tortora, e pensare che quel periodo era solo l'inizio della dittatura.

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    3. Pier immagino che il mio punto di vista appaia estremo, ma tu dimmi se credi davvero che serva e che sia al 100% per sincera indignazione.
      oppure se anche tu hai dei sospetti che sia parte di un gioco orchestrato in cui la gran parte, in buona fede, esce con i denti in mano e le ossa rotte.
      e per cosa?
      essere carne da macello oppure diventare schiavi, questo resta.
      nessuno si salva più, in un cancro come fai a distinguere le cellule buone da quelle omicide?
      se sei nel centro di un tornado, hai voglia di dire che passa, finchè gira voli.
      per come la vedo io forse il meglio è stare al riparo tenendosi stretta la propria dignità e assistere col massimo distacco possibile (cosa che però a me riesce poco e male).
      sapessi dov'è la spina la staccherei e farei cessare questa agonia frutto dell'inciviltà.
      invece tocca stare al capezzale e accontentarsi che ogni tanto il defunto apra la bocca per sputarci in faccia e far finta che sia una consolazione.


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    4. devo pensarci .. ci farò il solito post al vetriolo ... :)

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    5. approfitto per una precisazione: distacco io lo intendo come attenta vigilanza, comprensione e interesse per i fatti e i loro retroscena, ma vissuto senza mal di pancia e notti insonni.
      (no, che poi lo so che tu pensi che io intendessi invece tipo andare a sfilare senza mutande per distrazione e passatempo!!)

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  3. caspita, sento l'odore acre e l'indolenzimento privo di speranza

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    1. mancano 86 giorni al 21 dicembre, se i maya hanno sbagliato i conti, scateniamo l'inferno, ci stai?

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    2. Teti, ci sto anch'io!
      Paola

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    3. ok, tu meni e noi ti applaudiamo:)

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    4. per quanto mi riguarda e visti i risultati di tante 'rivoluzioni' in giro per il mondo, nutro seri dubbi che servano a qualcosa: regimi che s'instaurano, si spodestano, si reinstaurano :/

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    5. idem, solo pensavo che dopo il 21 dicembre potremo contare su dei super poteri;)

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  4. Anch'io osservo con attento distacco, ma sono molto molto molto nauseata e incazzata per tutto quello che sta venendo a galla. Com'è possibile che nessuno sapesse niente, si fosse accorto di niente e non avesse pensato a niente se non ai propri affari?
    Mi capita spesso di pensare e di immaginare di uscire di casa, prendere un bus e dire a chiunque che sto andando a protestare davanti a Montecitorio e chi vuole mi segua. E immagino una folla alle mie spalle che cresce a dismisura man mano che mi avvicino e immagino i nostri politici terrorizzati di fronte a questa folla imbestialita che fuggono in blocco verso lidi lontani... Immagino, ma non lo faccio. Mi sento come paralizzata, incatenata a una sedia e costretta ad assistere ad uno spettacolo che non mi piace.
    Boh. Aspettiamo dicembre.
    Paola

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    1. io invece immagino se nella vita quotidiana ci si regolasse come loro.
      hai presente che casino in famiglia?

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    2. Non andremmo molto lontano in famiglia! Anche perché non abbiamo mica le riserve aurifere come in Regione o in Parlamento! Una volta finiti i soldi basta...è la fine.
      Arriveremo al punto in cui diventeremo anche cannibali per sfamarci e sopravvivere!
      Che triste.
      Paola

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    3. eppure questi qui ce l'avranno pure una famiglia!

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  5. Evidentemente non gli danno l'importanza che gli diamo noi alla famiglia!

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    1. ah, ma guarda
      esempi tanti, hai presente le file per l'iphone?
      dunque, immuni, pochi.

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    2. Guarda, io mi ero già scandalizzata di fronte alle file per l'iphone4!
      Che depressione.
      Paola

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    3. il che (dico la caccia all'iphone) spiega tante cose...

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