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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 18 dicembre 2012

-3 _a far a meno della retorica

lo dovrebbero insegnare a scuola come evitare la retorica che, invece, pare essere il linguaggio comunemente più usato; dalle due chiacchiere al bar, ai giornali, dai parlamenti, al cinema, nei libri, in chiesa, ovunque ci si trovi.
che si parli di storia, di futuro, di saggezza o malazioni; in senso ironico e scherzoso, che sia comica, satira o sermone. tutta retorica.
nella città invisibile, dove trova scampo quel 38% che si è risvegliato all'improvviso già nella quinta dimensione prima ancora che finisse il mondo c'è una piazza, la più grande, dedicata a Italo, dove giace la tomba della retorica.
deve averlo scelto inconsapevolmente, fin dall'inizio, di evitarla se già nel suo primo libro riesce a farne a meno benché il tema per definizione porti con sè questa  materia.
Il sentiero dei nidi di ragno che, pur leggendolo e rileggendolo nel corso della vita, lui stesso fatica a commentare è, a mio parere, soprattutto questo: l'antiretorica delle vite e delle storie nel modo di pensarle, viverle e raccontarle.

"Non sapeva cosa avrebbe voluto: capiva solo quant'era distante, lui come tutti, dal vivere come va vissuto quello che cercava di vivere".

"- Ero con lui, con Lupo Rosso, e l'ho perduto. Siamo scappati d'in prigione. Abbiamo messo l'elmo alla sentinella. A me prima m'hanno frustato con la cinghia della pistola. Perché l'ho rubata al marinaio di mia sorella. Mia sorella è la Nera di Carrugio Lungo."

"Pin ha una voce rauca da bambino vecchio: dice ogni battuta a bassa voce, serio, poi tutt'a un tratto sbotta  in una risata in 'i' che sembra un fischio e le lentiggini rosse e nere gli si affollano intorno agli occhi come un volo di vespe".

"Ma la cosa che lo spaventa davvero è che le rane tacciono all'improvviso, e non si sente più niente come se quello sparo avesse ucciso tutta la terra".

"Pin a momenti va per terra, sente come un volo d'aghi che gli si conficcano nelle lentiggini, e il sangue scorrergli per la guancia già gonfia".


"Chi sei bambino? (...)
Tuo figlio sono: non ti sei accorta stanotte, che stavi partorendo qualcuno?
-Ben risposto! Ben risposto! (...) A un partigiano non si domanda mai: chi sei? Sono figlio del proletariato, rispondigli, la mia patria e l'Internazionale, mia sorella è la rivoluzione.
Pin lo guarda di sbieco, ammiccando: Che? la conosci anche tu mia sorella?"

i corsivi sono tratti dal libro

16 commenti:

  1. A proposito di retorica...hai visto Benigni ieri sera? Ha letto e "raccontato" i 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana in modo superbo. Mai e ribadisco mai, ho sentito un professore spiegarla così bene! Mi ha fatto riflettere su una cosa però e cioè che i nostri politici...li hanno violati tutti quei principi!
    Spero che sia come ha detto Benigni e cioè che i politici non sono tutti uguali!
    Teti, può essere che il grande cambiamento previsto dai Maya per il 21 dicembre sia il risveglio di tutte le coscienze?
    Paola

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    1. sì l'ho visto per poterti poi rispondere quando lo avessi tirato fuori:)
      scherzo, l'ho visto partendo dal pregiudizio che l'avrei trovato retorico e così è stato.
      giorni fa avevo fatto un post sulla dichiarazione dei diritti umani (titolo: articolo 30) dice tutto quel che penso sul tema delle carte (ormai stracce).
      sul cambiamento ne sono convinta dall'inizio che sia come dici e alcuni ci sono arrivati da anni, quella data avrebbe potuto servire a far sì che, chi aveva scansato il pretesto senza porsi il problema, cogliesse l'occasione per riflettere sul divaricamento tra "stato delle cose" e intenzioni o semplice buon senso.
      personalmente sono sempre più convinta che chi tace dissenta e in qualche modo mi sento unita e partecipe con quelli.

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  2. Ma non era che "chi tace acconsente"?
    Non reputo Benigni un guru sia beninteso, ma con il suo modo di parlare, raccontare, descrivere o spiegare, sia che parli della Divina Commedia che della Costituzione, riesce a catalizzare l'attenzione di molti e poi, a parer mio eh, la sua retorica è molto meglio di quella di molti dei nostri politici magnaccioni, altroché!

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    1. sulle letture di dante non discuto, su questa dico solo che non l'ha mica scritta lui!
      l'han scritta da più di 60anni, la dovremmo ben conoscere, mi pare!

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    2. Certo che non l'ha scritta lui e si, la dovremmo ben conoscere, ma pare che "qualcuno" se la sia dimenticata o, peggio ancora, non la conosca affatto e se la conosce non l'ha rispettata né attuata. Poi non è che abbiamo bisogno di Benigni per capire che le cose vanno male in Italia, lo vediamo già da noi!
      Vado che è tardi!
      Paola

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    3. mi pare che qui se ne parli tutti i giorni della faccenda che i governanti ignorino il contenuto del testo su cui giurano sia che si tratti della costituzione e sia che sia la bibbia quando qualcuno riesce a entrare in tribunale.
      mettiamoci anche il fatto che ha preso quasi due milioni di euro per venirci a dire cose che già sappiamo (compreso il fatto triste che ci sia ancora qualcuno che le ignora) e dimmi se questa non è retorica cos'è?
      aggià, mi dirai, una marchetta! ecco appunto.

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    4. Due milioni di euro per sentire cose che già sappiamo, si è vero, ma sono sempre meglio di quelli spesi per ostriche e champagne, pallettoni da caccia, cornetti e cappuccini, "mignottocrazie" varie, feste in maschera, auto blu, spese pazze in macelleria, gelati, ovetti kinder, cene di lusso, videogiochi, gratta e vinci, lemonsoda, caramelle, integratori energetici, sigarette, persino il conto in panetteria si son fatti rimborsare con i soldi nostri.
      Tutto questo come lo possiamo definire? Ladrocinio e presa per il c@@o ecco cos'è! Allora meglio una serata con la retorica di Benigni.

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    5. son soldi buttati e basta. ovviamente è il mio parere.
      e comunque il post è su Calvino, la resistenza e la scrittura, non su Benigni.
      aggiungerei anche che nessuno è obbligato a pensarla come me e che se devo dirla tutta il tuo discorso mi pare condito di sudditanza culturale.
      se una cosa la dice Benigni la si prende in considerazione, se la dico io o un un/a qualsiasi nessuno/a ci si fa sopra dello spirito o la si ignora?
      beh, credo che possa capitare che anche i guru sbaglino o siano inefficaci tanto quanto a una cuoca può succedere che la ciambella esca senza buco.
      gridare al miracolo è un atto di fede e lo comprendo, solo che il mio metro di giudizio è come sempre ateo o per dirla alla Benigni "laico".
      forse se alle elementari ci fosse ancora l'educazione civica, i dodici milioni di spettatori avrebbero sbadigliato per oltre due ore e oggi sarebbero giustamente scandalizzati per il compenso, anche perchè questo disappunto si aggiunge appunto a quello per tutti gli altri "sprechi".
      spero che adesso ti sia chiaro il mio pensiero perchè non so più come spiegarmi.

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    6. Hai detto bene Teti, "forse se alle elementari ci fosse ancora l'educazione civica, i dodici milioni di spettatori avrebbero sbadigliato per oltre due ore"...se. Ma non c'è.
      E poi non abbiamo bisogno di Benigni o di qualsiasi "guru" da strapazzo per capire che stiamo messi male.
      Parlare di sudditanza culturale mi sembra esagerato.
      Era solo il mio parere sul modo in cui Benigni ha "letto" la Costituzione. Punto. Poi...scusa se ho sbagliato commento a questo tuo post, ma mi è venuto spontaneo scrivere così.
      Il tuo pensiero mi è chiaro.
      Buon pranzo.
      Paola

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    7. ma scusa, sai.
      ma tu commenti sulla base delle opinioni generali e del livello medio della gente comune?
      se non c'è a scuola lo insegnino le famiglie!
      se ciò non avviene allora dobbiamo sorbirci un comico che ce le propina come fossero trovate dell'altro mondo invece che un pretesto per tirare su dei soldi?
      mah! a volte mi chiedo cosa parlo a fare!
      tu fai bene a dire, ma è sterile ripetere ogni volta che ti fa tutto schifo e quanto patisci le ingiustizie se poi ti accorgi solo di quelle che ti vengono dette.
      (almeno questa è a volte la mia impressione, ma è probabile che sia io in errore)

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  3. pensare che ci sono persone che sulla retorica hanno basato tutta la vita ...

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    1. è difficile sfuggirle e, e per altro, ha una sua nobiltà.
      ma son parole e quelle le abbiamo dette e sentite tutte fino a credere che bastassero le enunciazioni a sistemare le cose.
      in più, se parli/o diverso, 9 su 10 ti/mi capisci/o solo tu/io:(
      ps ho trovato una primavera di midori che sono certa ti piacerà a giorni la inserisco:)

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    2. primavera? in questo periodo?
      non sarà mica una delle tue 'solite' figure retoriche vero?
      :P

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    3. ti avevo porto vorticosamente la battuta ma l'hai elusa:)
      "essendo che mancano le mezze stagioni, la primavera è quando mi/ti pare:)"__ o sbaglio?

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    4. mi gira la testa, non riesco a cogliere :)
      oggi è primavera cmq .. si confermato.

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    5. hai colto, hai colto:)
      piuttosto spero che il vortice non ti risucchi, il peggio deve ancora arrivare!

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