.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 25 marzo 2013

cui prodest

scelus is fecit.

'il delitto l'ha commesso colui al quale esso giova' fa recitare Seneca a Medea.
e allora, mi chiedo, chi ci rimette se viene sabotato l'unico tentativo legittimo di formare un governo provvisorio?
penso io che i leader politici in primis siano al riparo, pinguini o beduini che siano, per loro che cambia?
scorgo nessuna differenza tra chi si vende per un chilo di pane e chi obbedisce con totale mancanza di cognizione ai berci del beduino (senza offesa per i beduini).
ma saranno così tanti coloro che corrispondono a questo degradante profilo?
'certamente saranno un numero inferiore a quelli che antepongono un pensiero meditato e personale cercando di trovare, sebbene a fatica, qualcuno che possa rappresentarne la sintesi e portare avanti un programma che, almeno nelle intenzioni, affronti la parte più urgente del problema' dico io.
se mi guardo intorno c'è un unico soggetto che sta operando in questo senso ed è bersani.

fa strano anche a me ammettere che lo scadimento sia così profondo da lasciarmi senza opzione.
e so anche che comunque si evolva sarà un suicidio per il pd.
'capirai che perdita', mi dico.
'il discorso regge', mi rispondo. mi sono quasi del tutto convinta da sola. 'si può fare. è un sacrificio che merita di esser fatto'.
ma poi 'deve' per forza uscire una forma di aggregazione avulsa da quelle attuali, tutte, egualmente, sebbene con caratteristiche e motivazioni diverse, impraticabili e indecenti.

'finirò a predicare ai sassi e se troverò qualcuno che vorrà ascoltarmi o addirittura mi darà ragione, gli girerò le spalle, oppure lo insulterò, fino a nausearlo così tanto da costringerlo ad abbandonarmi' penso io,  'formerò un partito composto da una larga maggioranza di persone che mi vogliono morta e agiscono a favore del contrario di quel che dico'.
'scusa' mi dico, 'ma questo che dici c'è anche adesso'.
'già', mi rispondo 'ma quanto son saggia?!'
'a casa mia', mi controbatto, 'sei solo scema!'
'tu dici?'
'hai voglia!'


Nessun commento:

Posta un commento