.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 17 marzo 2013

questa me la segno

Per il fatto che una mezza dozzina di grilli sotto una siepe fanno risuonare il campo del loro strepito inopportuno, non figuratevi che quelli che fanno tanto rumore siano i soli abitanti del campo. Edmund Burke

chissà cosa vorrà dire?
ma come resistere alla tentazione di condividere l'aforisma mattutino che tra l'altro mi da occasione di raccontare brevemente la storia del suo autore?
Attenzione alle citazioni perché valgono di per sè come traccia della trama. 
Edmund, detto il Cicerone britannico, nasce a Dublino nel 1729 e dedica alla scrittura, alla filosofia, ma soprattutto alla politica i suoi settant'anni di vita.
Tra le sue opere: "Difesa della società naturale: rassegna delle miserie e dei mali provenienti all'umanità da ogni specie di società artificiale"
"Pensieri sulle cause del malcontento attuale"
"Lettera agli Sceriffi di Bristol"
"Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e Bello
e tra le sue 'orazioni' la più famosa è "Discorso sui debiti del nababbo di Arcott". Entrò in parlamento quale eletto del partito Whing (ideologicamente complesso tanto da ricordare vagamente il confuso programma degli attuali seguaci di Beppe) nel collegio dei 'borghi putridi' (in pratica piccole comunità facilmente manovrabili) e si impegnò a sovvertire le regole dell'allora governo politico contribuendo in buona sostanza a mettere in crisi l'intero sistema.
Attraverso le sue opere contesta tutto e il contrario di tutto, ma non disdegna appoggi e incarichi incoerenti con il suo confuso credo politico.
Di diverso dal passato, c'è che nelle biografie degli 'statisti' dell'era 'involuzionista' invece di leggere: filosofo o letterato, troveranno: comico d'avanspettacolo e altre amenità di questa natura.

La mia conclusione, ancora una volta, è quella che, purtroppo, la mente umana è incapace di 'trattenere' tutto il 'pensato' precedente, altrimenti le riuscirebbe di procedere invece di tornare ciclicamente a ripercorrere le stesse spirali.

Nessun commento:

Posta un commento