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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 15 aprile 2013

mediamente -25%

la rara antipatia e tracotanza dell'individuo autore delle 'indagini di mercato' caserecce, ma illuminanti, mi aveva fin'ora dissuaso dal dargli spazio.
tuttavia, è indiscutibilmente vero che i suoi reportages dalla germania siano interessanti a rendere l'idea di quanto il mercato unico sia dispari e che la pratica del rincaro sia tutt'ora in auge benché dall'ingresso dell'euro sia passato oltre un decennio.
qui i prezzi lievitano, lì sono più o meno gli stessi dei lontani anni '90.
in compenso, qui gli stipendi si sono erosi e lì sono cresciuti.
ora va bene tutto, anche l'impoverimento per la crisi, ma qui la presa per i fondelli è colossale.
vien quasi da pensare che i commercianti italiani facciano comodamente la spesa oltre confine e poi riempiano i loro scaffali.
ma i gruppi d'acquisto? e le coop?
possibile che a nessuno venga in mente di sollevare la questione e magari trovare un giusto compromesso tra uno squilibrio così evidente?
nel caso venisse il mal di testa è bene sapere che pure il moment in germania costa 1,98 (20 compresse) invece di 4,50 (12 compresse).



altri video sul canale di lambrenedettoxiv

forse il rincaro risente della sindrome di piazza san marco?
indiscutibilmente vero che facendo la spesa in italia si gode anche per le sue bellezze, ma onestamente mi sembra un po' esagerata come motivazione, anche perché allora tutto dovrebbe costare meno almeno nei posti degradati.
riusciranno i nostri eroi del cambiamento a porsi anche questo problema e possibilmente risolverlo?

6 commenti:

  1. Risposte
    1. un giorno che non hai fare, merita di fare un giro tra i suoi video.
      praticamente ogni cosa (diciamo tra quelle di uso comune) costa meno, ma molto meno!

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  2. a me ste cose mettono un nervoso ... siamo prigionieri delle lobby

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    1. pure a me fanno salire la carogna perché son subdole, nessuno le fa emergere.
      come la storia del quinto dello stipendio.
      l'hanno tanto girata e rigirata che adesso in teoria, se hai un debito verso lo stato, ti può pignorare l'intero stipendio o pensione, togliendoti anche la quota di sussistenza.
      dico in teoria, perché fiduciosa che sia una svista a cui si porrà rimedio, resta il fatto che però, ci provano sempre!
      e poi sta storia che se i debiti li abbiamo noi dobbiamo pagarli, se li hanno loro no e neanche ce li fanno compensare, non ne parliamo.
      il luovre incassa più di quanto incassa il totale dei nostri musei in un anno, ma cazzo!
      se in famiglia non ho i soldi per dar da mangiare ai figli non è che li affamo fino alla morte.
      vendo i gioielli di famiglia!
      e allora almeno proponete uno chagall che magari a qualcuno interessa da mettere sopra la caminiera!
      la pianto qui, perché son cose che tanto le sai tu meglio di me.

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  3. I prezzi dei prodotti in Germania sono gli stessi delle coop in Italia, quelli delle offerte speciali però!
    L'olio extra vergine di oliva non fa testo. Te lo propinano a quel prezzo anche in Italia, ma secondo me non è olio! Un litro di latte in Italia non costa 0,78 centesimi, il prezzo va da 1,07 a 1.59 a meno che non ci siano sempre le solite "offerte speciali".
    Secondo me è come dici tu (e l'ho pensato anch'io!) "vien quasi da pensare che i commercianti italiani facciano comodamente la spesa oltre confine e poi riempiano i loro scaffali". :(
    Paola

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    1. ho visto diversi video, in questo mi sono accorta che alcuni prezzi sono farlocchi, ma il senso si capisce, ed è quello dove è meno odioso.
      se ti fai un giro sul suo canale di youtube, le differenze si vedono meglio, soprattutto sui prodotti di 'marca, ma devi sorbirti lui:(
      lo so anch'io che la coop fa ottime offerte che in più si aggiungono alle promozioni e agli sconti per i soci, ma sa un po' tutto di carta o cartone, non trovi?

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