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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 21 maggio 2013

vanno ♬ vengono ♪ ogni tanto ♫ si fermano

per giorni anche il mondo intorno alla città invisibile era sparito.
dall'alto al basso lo stesso spettacolo: nuvole che arrivano da sud verso nord.
alternarsi di strati su livelli diversi, ma itineranti sempre in un'unica direzione, come girare dentro una palla di vapore di cui è irriconoscibile ogni traccia di inizio o di fine.
un lungo nastro avvolgente che nasconde ogni riferimento e dove, a fatica, si distingue il giorno dalla notte.
nessuno squarcio, neanche un minima scalfittura, niente fa intendere che vi sia un diradamento o un'alternativa.
l'unico sintomo di alleggerimento è dato da scrosci di pioggia che bucano lo strato senza nessun preavviso, come se tuoni e lampi fossero oltre: inaudibili e invisibili.
tutto è ombra, anche il ricordo delle cose sbiadisce e si infradicia in una pozzanghera grigia profonda come un pozzo.
gli occhi scrutano e lo sguardo insegue la corsa delle nuvole che accelerano verso un approdo, come fossero un gregge inseguito dai lupi.
mentre spariscono sotto l'orizzonte, altre incalzano senza prendersi la pena di darsi sembianze da cui trarre presagi di sereno.
c'è qualcuno che manovra la manovella di questo carillon muto capace solo di far sgorgare gocce dai battenti di un cilindro che gira?
oppure è così che finisce la pioggia?
quando l'osmosi tra l'alto e il basso si stabilizza in un dare e avere liquido che sciacqui ogni atomo di materia?

2 commenti:

  1. ma si ... le notavo passare, pareva di stare dentro a quelle lanterne a cilindro che ruotano col calore della lampada o il bastone del barbiere

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    1. grazie!
      che bel link:)
      carino quel blog, zeppo di astruse amenità:)

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