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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 21 luglio 2013

che sia stato il terremoto nelle marche?

ogni volta che la vedo mi innervosisco e lo stesso è successo sebbene l'incontro sia stato in un sogno di mezza estate.
questa volta il suo intento era strabiliare con una delle sue furberie, pare infatti che se assisti a una sparatoria, il comune ti fornisca una baby sitter a casa, nel caso il figlio/a siano ingessati e un appartamento per te così da passare quelle ore altrove a rilassarti.
la furberia consiste nel fatto che lei simula di aver assistito a una sparatoria. è successo più di una volta.
praticamente un giorno a settimana, quando ha bisogno di mollare la figlia.
l'appartamento è malandato, ma lei non se ne cura e cucina mentre mi racconta che deve essere lasciato così in quanto di tanto in tanto è utilizzato da giornalisti e inviati quando devono scrivere un articolo scabroso o complicato.
a suffragio mi mostra dei fogli intestati di una rete rai dove ci sono stralci di una notizia di anni fa.
nessuna motivazione al fatto che i servizi sanitari siano tutti divisi in due parti di cui una di un terzo del tutto, mentre la ragione per cui tutti i fornelli sono accesi, tutti i rubinetti aperti e tutte le luci accese sono dovute al fatto che per avere una buona buona connessione adsl è necessario che tutta la casa sia a pieno regime di efficienza, alias massimo consumo.
approfitto di una telefonata e mi faccio una doccia temendo di incastrarmi con i piedi nel poco spazio rimasto a disposizione dato che quello più grande è occupato dai panni in ammollo.
"ma nooo!" sento che risponde all'interlocutore "per un aperitivo per una decina di persone, servirebbero almeno quaranta polli!"
altra stranezza, penso uscendo dal bagno.
"lo so che è buono" ribatte lei "ma la ricetta prevede che si usi solo quella porzione e il resto si butta, ecco perché lo offro solo in cene per due persone".

ora, immagino che gran parte del sogno io me lo sia dimenticato nel farlo, ma resta che ultimamente ho come l'impressione che a sognare i miei sogni sia un'aliena, oppure che sia io a entrare nei suoi.
secondo me ci vuole uno bravo/a a trovare nessi col reale, io desisto in partenza, mi basta la morale del mattino.
questa volta è stata: "e meno male che abbiamo smesso con le centrali nucleari, sennò con questi chiari di luna, sai che ridere?"

2 commenti:

  1. e smettere di mangiare peperoni a cena?

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    1. beh, ma dai, in fondo l'inventiva notturna compensa la catatonia diurna;)

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