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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 19 luglio 2013

tutto in una notte

torno dal mare che è quasi l'una.
la ktm sembra piantata per terra. il sole a picco ha sciolto le gomme, ma alzando lo sguardo vedo che il meccanico di quinto sta abbassando la saracinesca e la spingo fino all'addetto pregandolo di sistemarla.
sono in tre o quattro e ridono, ma dopo la pausa potrò ripassare a riprenderla.
nel trambusto dimentico la micia, ma sento un miagolio lamentoso dietro a un'auto posteggiata, emetto il richiamo convenzionale a cui risponde debolmente, mi avvicino e la vedo.
la zampa anteriore sinistra raschiata via a metà praticamente fino all'osso, ma non perde sangue e ancora 'ringhia' a un gatto rossiccio due volte più grosso dai baffi insanguinati.
penso di prenderla e metterla nella borsa frigo, ma non so come fare e senza sapere come, poco dopo sono da un veterinario dove scambio due parole con la segretaria.
si sta facendo tardi.
dietro alla stanza d'ingresso c'è un'altra sala d'aspetto piena di gente e il medico un po' c'è e un po' no.
l'attesa è così prolungata che stringo amicizia con l'assistente.
è pomeriggio inoltrato quando la figlia torna prima del previsto a casa.
alla madre stupita risponde che è perché ha preso la mia moto dal meccanico.
la cosa mi fa piacere se non fosse che ha pensato bene di prestarla al fidanzato e pare che recuperarla prima di qualche giorno sia impossibile.
"ma sei scema???" le dico "ma come ti viene di prestare senza chiedermi una cosa non tua che oltretutto mi serve come il pane dato che è tardissimo?"
mentre diversi pazienti sono entrati e già usciti dall'ambulatorio, e io sono sempre in attesa del mio turno, siamo ancora lì a discutere quando decido di telefonare al momentaneo possessore del mezzo per convincerlo a riportarlo.
"impossibile" mi dice "sono a letto che domattina mi alzo presto".
"allora chiedi a tua madre dove posso incontrarla, che vengo a prenderla".
"davanti al ciesse".
"ciesse? dove?"
"a malagreno"
"malagreno?"
"tre cime di lavaredo, vicino alle tre cime di lavaredo"
"ma sei scemo???" gli dico "ma tu sai che abiti affanculo e ti porti via una moto senza farti scrupoli?"
"ma lei ha detto che potevo!"
la lei in questione, ribatte che in fondo è come per l'abito che indossa (rosa fucsia lungo fino ai piedi, che solo in un sogno potrei mai pensare e far credere che sia mio), "pensavo che non te la saresti presa così tanto, è estate!"
è quasi mattino, apro un occhio e in strada c'è già qualcuno che scambia pareri sulla pioggia della nottata.
"non mi resta che denunciare il furto" penso.
la moto è senza documenti perché a mia volta l'ho momentaneamente sottratta al legittimo proprietario per ripicca, ma sono anni che ogni tanto sogno di usarla e in fondo lui sa che qualcosa mi deve e continua a pagare l'assicurazione.
però non è giusto che sia finita così. un conto è se ce l'ho io un'altro se la usa uno sconosciuto.
mentre mi lavo i denti rifletto: "ma io non possiedo alcuna moto è stato un sogno, perché me la sto prendendo in questo modo?"

(e soprattutto perché mai ho messo insieme sta storia e cosa mai vorrà dire?)

4 commenti:

  1. che trip ... hai controllato i numeri della kabala? te ne esce più che dall'elenco del telefono :)

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    1. sì ho guardato ma i casi sognati non sono previsti e in ogni caso dubito che avrei avuto voglia di scendere a valle per giocarli, metti che poi arrivino gli zombi...?

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  2. hihhi antica,
    si giocano on line :P

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    1. paypal l'ho fatta scadere, ma mi restano le pall, che tanto lo so che perdo:P
      ma se vuoi te li cedo volentieri!

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