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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 21 agosto 2013

una giornata di ferie dal niente

ieri ho trascorso una lieta giornata di ferie.
evento rarissimo nella mia vita.
ancor di più da quando il lavoro mi ha lasciato e gli impegni si sono rarefatti.
d'estate mi concedevo un 'vizio' e per una ventina di giorni 'diluivo' la routine in una full immersion fumosa (...)
poi l'occasione' per quel diversivo è venuta a mancare e mi sono 'scordata' il significato del termine (ferie).
ieri è successo che, fin dall'alba, qualcosa si sia 'impossessato' di me.
una sorta di istinto ribelle a qualsivoglia 'dovere' e così, ho tardato fino all'ora in cui andare a 'trabajar' (nell'orto) era improponibile.
per un po' ho seguito l'onda dei pensieri e delle associazioni che giravano intorno all'idea di un post sui rolli ed è finita che (per ora) son diventati tre (post), e via andare fino al mezzo dì quando anche il pasto è apparso anomalo e ho capito che ero (a mia insaputa) in piena giornata di ferie.
poi sono arrivate le nuvole sul cielo terso e l'aria ha rinfrescato tanto che rinunciare a una 'siesta' pomeridiana sarebbe stato sacrilego.
"averlo saputo che oggi sarebbe stato così, avrei programmato una giornata al mare" ho pensato.
ovviamente subito dopo mi son detta che bagnato l'orto domani, giovedì sarebbe ottimo andarci (al mare), "ma chi ti dice che giovedì sia come martedì?" e in effetti, chi lo dice?
è sempre così (tradita dal clima), ma la seconda di una piccola serie di altre giornate in spiaggia è prossima.
quella però può coincidere o meno alla giornata di ferie, che ha un suo iter speciale che sempre più raramente si concretizza e completa.
qualcosa che può capire 'solo' chi (come me) ha qualcosa da fare solo nella misura in cui è capace di 'progettare' un'esistenza senza 'lavoro' (inteso come comunemente viene concepito).
in effetti oggi pare uguale a ieri... credo che le giornate di ferie diventeranno due, forse per un effetto imprevisto e dilatato della 'belewe moon'...

8 commenti:

  1. Sono con te Teti, in questo giorno di ferie.

    ...io sono in protesta generale con marito e figli, io, moglie-mamma-amante e "non lavoratrice". :(
    Posso scrivere una parolaccia? Tanto non sarebbe la prima né l'ultima che dice scrive o pensa ogni donna comune come me.
    Mi sono rotta i c......! (ti ho risparmiato la volgarità scritta)
    Scusa lo sfogo, non farci caso, ma il tuo post mi ha "stimolato"!
    E invidio (nel senso buono eh!) la tua indipendenza e la tua libertà ...anche di prenderti un giorno di ferie come e quando ti pare...pure da stessa!


    ...ma che sto a dì?! :(

    Buona giornata Teti!

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    1. allora può essere che sia la luna blu di stanotte... (almeno..., diciamo che è una scusa 'spendibile')
      potresti che so...?
      prendere 60 secondi di ferie?
      se nessuno se ne accorge, domani potrebbero essere due minuti, e così via... ma con un marito e dei figli adolescenti, al massimo arrivi a una mezza giornata, che comunque è sempre meglio di niente! :)

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    2. Questo scrisse Sibilla Aleramo nel lontano 1906:

      "Perché nella maternità adoriamo il sacrifizio? Donde è scesa a noi questa inumana idea dell'immolazione materna? Di madre in figlia, da secoli, si tramanda il servaggio.
      E' una mostruosa catena. Tutte abbiamo, a un certo punto della vita, la coscienza di quel che fece pel nostro bene chi ci generò; e con la coscienza il rimorso di non aver compensato adeguatamente l'olocausto della persona diletta. Allora riversiamo sui nostri figli quanto non demmo alle madri, rinnegando noi stesse e offrendo un nuovo esempio di mortificazione, di annientamento. Se una buona volta la fatale catena si spezzasse, e una madre non sopprimesse in sé la donna, e un figlio apprendesse dalla vita di lei un esempio di dignità? Allora si incomincerebbe a comprendere che il dovere dei genitori s'inizia ben prima della nascita dei figli, e che la loro responsabilità va sentita innanzi...
      Quando nella coppia umana fosse la umile certezza di possedere tutti gli elementi necessari alla creazione d'un nuovo essere integro, forte, degno di vivere, da quel momento, se un debitore v'ha da essere, non sarebbe questi il figlio?
      Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati i figli, non perché, dopo averli ciecamente suscitati dal nulla, rinunziamo ad essere noi stessi...

      :) Grazie Teti.

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    3. se c'è una cosa che sono certa avrei potuto far di più è aver fatto meno.
      e dire che mi han sempre chiamata 'madre snaturata'.
      è che i figli mica è detto che siano 'conseguenti' agli sforzi dei genitori, anzi!
      purtroppo tutto sto ragionamento se te lo fanno gli altri solleva solo altri malumori e quando ci arrivi per conto tuo, quasi sempre è troppo tardi.
      e lo stesso vale per i figli, insomma è un'ingiustizia che tocca tutti in egual misura:)
      (dai, che manca poco e riaprono le scuole;)

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  2. Pensa Teti, nel mio sciopero personale della parola e dei lavori casalinghi, ho potato 50 metri di siepe di rosmarino, una pianta di lentisco, una di mirto, raccolto il tutto e portato nella concimaia (in un mucchio a parte) e tutto da sola (con buona grazia dei figli che se gli chiedi aiuto fanno sempre storie, ma se ti vedono incazzata vengono subito ad offrirtelo (aiuto debitamente rifiutato).
    Unica nota stonata è che nel frattempo, tra una potatura e un'altra, ho preparato il pranzo, apparecchiato, tagliato il pane, messo pentole e scodelle della colazione sporche nella lavastoviglie, ho preparato anche la caffetteria e poi prima di uscire in giardino, all'una e mezza, sotto il sole per finire di potare ho detto loro che io non pranzavo e che dovevano solo accendere il gas per il caffè, il che non avrebbe richiesto un grosso sforzo! :)
    Scusa se ho scambiato il tuo blog per la rubrica di un settimanale dedicata alle casalinghe disperate!
    E meno male che tra poco riaprono le scuole! -.-
    A ri ciao!

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    1. ora che mi ci fai pensare... sai che non ho mai conosciuto nessun genitore che avesse figli/e che lo/la aiutassero?
      del resto, l'importante è che facciano al meglio il loro lavoro (studiare) e sono certa che di te pensino che se fai quel che fai è perché ti piace farlo:)
      insomma il mio consiglio è: rassegnati.
      fai quel che puoi e se devi sclerare, fermati (per un minuto, eh!:)

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  3. Risposte
    1. sai com'è... a forza di aver niente da fare mi invento un sacco di cose da fare e mi dimentico che tutto sto daffare stanca e logora quasi come il fare comune:)

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