Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...
Giovanni Pascoli
ho scoperto di recente che ci sono una gran varietà di piccoli rapaci.
e sono rimasta incantata dagli assioli...
mi piacerebbe che ci fossero anche qui e un giorno poterne avvicinare un esemplare.
la danza, tipica di questa specie, esprime preoccupazione e ha lo scopo di allontanare i predatori.
se invece si sentono tranquilli, da quanto ho potuto vedere nei video, sono abili comunicatori e affettuosi compagni di vita.
Ah ecco cos'è l'assiolo. Sospettavo fosse un volatile, ma non sapevo che fosse un piccolo rapace.
RispondiEliminaCredo che da queste parti non ci sia, ma nel mio eremo ci sarà di certo!
sono tenerissimi... grossi come passerotti... e pure famosi se Pascoli gli ha dedicato una poesia:)
Eliminamicia ne mangerebbe volentieri, pare siano più gustosi della marmellata di more
RispondiEliminaeh, magari trasformati in patè...
Eliminain queste notti qui si sente la civetta.
RispondiEliminadeliziosa.
a sapere dove sia 'qui'...
Eliminaapprofitto per dirti che la sindrome della gambe senza riposo è cosa diversa dai tuoi sintomi... e siccome a mettere una saponetta in fondo alle lenzuola (per intenderci dove si tengono i piedi), pare funzionare, puoi provare.
se passa ho torto, se continui a perdere i piedi la ragione è un'altra.