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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 22 febbraio 2014

il visibile è invisibile agli occhi

per l'essenziale chiedere ad Antonio (De Saint Exupery)

son due giorni che penso a un'articolo apparso su ilpost in cui si parla di una rete televisiva norvegese che da qualche anno manda in onda dei documentari lunghissimi in cui lo spettatore può assistere, come fosse presente, all'evento.
si tratta di viaggi in treno, in nave, della risalita dei salmoni e così via.
quello dei salmoni lo avrei visto volentieri, ma il mio norvegese è pari a zero e così, pur visitando in lungo e in largo il sito, se c'è, mi è sfuggito.
ho visto di sfuggita quello del viaggio di una nave da crociera lungo le coste norvegesi, ma in quel caso c'erano più telecamere, interviste, canti, balli e amenità varie, insomma un po' di regia.
comunque sia, pare sia stato il più apprezzato dai telespettatori.
la diretta, udite, udite è durata 134 ore e lo share è stato di circa duemilioni e mezzo di spettatori (la Norvegia conta circa cinque milioni di abitanti).
in rete esiste la versione accelerata del tutto (solo 37 minuti) che a me sembra un po' un'eresia, data la scelta originaria, ma che si fa comunque apprezzare per la musica e la suggestione che riesce a rendere.

poi c'è chi elabora il concetto del tempo reale e/o dei significati annessi e connessi, rallentando la scena al punto da apparire come fosse una foto in cui il movimento è dato dal procedere di chi ha effettuato la ripresa, come nei video dell'ungherese Adam Magyar che sceglie prevalentemente stazioni di treni e metropolitane per i suoi super slow motion.
purtroppo, anche in questo caso, mi è stato al momento impossibile trovare la ripresa del treno portata da 12 secondi a 8 minuti, ma mi riprometto di cercarla con più calma.
per vedere il video clicca sulla foto
speravo, scrivendone, di riuscire a spostate la mente dal pensare al significato di questa tendenza e al tempo che impiegherà ad arrivare qui e contaminarci, o forse, invece ci siamo già arrivati.
in effetti, se guardo la nostra Tv cosa vedo altro che lo stesso film di venti anni fa?

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