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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 2 febbraio 2014

Olympic crime

forse, anzi è sicuro, lo scorso anno ci sono stati altri delitti dolosi più gravi di questo, tuttavia tra quelli, Sochi si poteva senz'altro evitare.
invece si becca il premio per la porcata più grossa del 2013.
sul Fatto Quotidiano c'è un articolo illuminante e riassuntivo dei motivi che giustificano il mio giudizio.
inutile l'alibi di approfittare dell'assegnazione a sede delle Olimpiadi invernali per creare apparati turistici in grado di attrarre orde di visitatori, perché così tanti da riempire strutture così faraoniche è cosa impossibile e in ogni caso niente potrebbe compensare il disastro.
dell'artefice di tale assurdità si sa e si dice tutto il peggio possibile, ma a mio avviso meno di quanto di potrebbe e dovrebbe.
tutti zitti e nessuno che abbia pensato di boicottare un evento che urla vergogna.
l'Italia, che pure difficilmente guadagnerà medaglie, avrebbe fatto meglio a ritirare i suoi atleti da una competizione viziata da crimini contro i diritti umani, civili e ambientali.
questione di business, si sa, ma quando è troppo è troppo.
la sola idea di insediare il villaggio olimpico sciistico in una regione dove la temperatura è mite tanto da far crescere le palme e rendere necessario immagazzinare quattrocentocinquantamila metri cubi di neve sarebbe bastato.
ci mettiamo che da cinque anni gli abitanti di Akhshtyr sono senz'acqua e tagliati fuori da un'autostrada per la cui costruzione si è deforestato e spianato a più non posso?
del resto si è passati sopra a numerose aree naturalistiche che facevano da habitat a specie anche rare oltre che essere patrimonio unesco.
le sole opere edili sono costate la bazzeccola di cinquantuno miliardi di dollari a cui nessuno può dire quale cifra vada aggiunta per cercare di garantire una sicurezza per nulla certa così come è difficile stimare il costo per il danno ecologico certo.
Aleksandra PortiannikovaClick sulla foto per vedere il video
nessun criterio degno di questo nome può giustificare la somma di eresie che sorreggono il delirio dello zar dal fine bon ton che gli ha fatto dire: "ben vengano i gay alle olimpiadi, basta che lascino stare i bambini".
solo un insano istinto assassino, suo e di quelli che si girano dall'altra parte, invece di prenderne le distanze, possono essere all'origine della perpetuazione di crimini che tutti giudicano con sdegno nei convegni ma poi fan finta di non vedere e non sapere oppure dicendo che tutto si sistema comprando un po' d'ossigeno altrove per far tornare i conti.

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