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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 7 marzo 2014

ambidestrorsi

poco importa se si nasce mancini o destrorsi,tanto si è costretti a diventare ambidestri 
la rivista satirica, L'asino, nasce a fine '800 e se la prende in primis con Giolitti e il clero.
per quanto ho potuto vedere ci sono un sacco di analogie tra le vicende di allora e il presente, cominciando dalle politiche giolittiane, i comportamenti dello statista e le sue dichiarazioni (in corsivo) che, alla luce dell'oggi, se messe a confronto con le attuali mezze tacche della politica, appaiono quasi rivoluzionarie, mentre altre sembrano appena uscite dalla bocca del presidente del consiglio in carica (sono incerta se considerarlo un complimento a Matteo o un insulto a Giovanni, ma è più probabile la seconda).
per la cronaca va ricordato che Giolitti (1842_1928) entra al ministero della giustizia a vent'anni e passa a quello dell'economia a ventisette, passando a deputato eletto (eletto da chi e come è altra/stessa storia) a quaranta e incaricato alla formazione del governo a cinquanta.
Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale, che trasforma un insorto in un burocrate.
Nessuno si può illudere di potere impedire che le classi popolari conquistino la loro parte di influenza economica e di influenza politica. Gli amici delle istituzioni hanno un dovere soprattutto, quello di persuadere queste classi, e di persuaderle con i fatti, che dalle istituzioni attuali esse possono sperare assai più che dai sogni dell'avvenire.
Le leggi devono tener conto anche dei difetti e delle manchevolezze di un paese. Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all'abito.
Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo il più assoluto la libertà di lavoro.
Il governo quando interviene per tener bassi i salari commette un'ingiustizia, un errore economico e un errore politico. Commette un'ingiustizia perché manca al suo dovere di assoluta imparzialità tra i cittadini, prendendo parte alla lotta contro una classe. Commette un errore economico perché turba il funzionamento economico della legge della domanda e dell'offerta, la quale è la sola legittima regolatrice della misura salari come del prezzo di qualsiasi altra merce. Il Governo commette infine un errore politico perché rende nemiche dello stato quelle classi le quali costituiscono in realtà la maggioranza del Paese.
Mi mancheranno le parole, mi mancherà non so che cosa, ma quando ho finito di dire quello che devo dire mi è impossibile continuare ancora a parlare.
Non è impossibile da governare l'Italia, è inutile.
Allorché gli uomini di Stato più eminenti e gli operai sono concordi in un programma, si ha la certezza che questo risponde ai veri bisogni di un paese.
litigiosità, giochi di potere, avversari, sdoppiamenti, scissioni, catastrofi e crisi contrassegnano da sempre la vita politica di ogni stato... eppure il neo 'statista' fiorentino sembra turbato, tanto da dichiarare: "Avevo dei nemici che mi attaccavano, ma lo sapevo e lo tenevo nel conto. Ma ora mi attaccano anche quelli che prima mi sostenevano: e onestamente non capisco sulla base di che, visto che non abbiamo ancora nemmeno cominciato".
che dici, renzì? che sia quello il problema?
ora lasciamo stare la richiesta morettiana, "fai qualcosa di sinistra", perché ho capito che 'manco' sai dove sta di casa, ma almeno smetti di fare quel che stai facendo e prova a seguire una linea ipotetica ma coerente con qualcosa che abbia quantomeno significato e coerenza con le richieste che ti vengono avanzate invece di misurare il consenso negli asili infantili.
a guardare le foto di ieri all'esordio in Europa, sembravi il nano nel giorno in cui ne è uscito: solo e ignorato.
e siamo già alla metafora della meteora alla deriva...

2 commenti:

  1. dai che mercoledì arriva il job act... praticamente un gratta e vinci.
    uno vince e gli altri finiscono sul lastrico.

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