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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 1 marzo 2014

delle due una...

riprendendo il post di qualche giorno fa, come prevedibile, finite le olimpiadi, tornano a soffiare i venti di guerra intorno al Mar Nero.
agenzie e giornali riportano le ipotesi di mancata partecipazione di Obama al G8 di Sochi del prossimo giugno, ma nessuno cita il fatto che il 7 si aprono le paralimpiadi a pochi chilometri dalla Crimea.
ora, premesso che degli atleti disabili è sempre importato molto poco, resta il fatto che un discreto numero di persone sta raggiungendo il villaggio olimpico.
quindi delle due una.
o le truppe russe che hanno invaso la Crimea sono anche, ipocritamente, a presidio del tranquillo svolgimento dei giochi, oppure il rischio è che il gioco sia invece quello di utilizzare l'evento per inscenare finti attentati che servano da alibi alle conseguenti contromisure.
se sbaglio, ben che vada, si aspetterà la fine delle gare per sviluppi bellici sempre più concreti e incomprensibili a meno di valutarli dal punto di vista delle super potenze coinvolte e degli interessi che le muovono.
altro discorso quello che è stato portato avanti dalle piazze, la cui soluzione deriverebbe dall'applicazione di quel senso civico e di quella responsabilità che la politica è capace di rivendicare solo a parole.

2 commenti:

  1. Ogni cosa è predisposta per determinati interessi, far apparire un qualcosa per poi agire di coseguenza e ricavarne vantaggi. Delle vite umane e delle sofferenze non se ne fotte nessuno.

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