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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 15 aprile 2014

l'arca di Noè

benché la mattina io abbia smesso, anche se da poco, di credere di trovare la notizia tanto attesa quando accendo il pc e sia pronta al peggio, ci sono giorni in cui le reazioni si aggrovigliano a rovo tanto da pungermi come fossi finita in un nido di vespe feroci.
si sà che secondo alcuni, dio creò l'uomo e la donna al termine della settimana in cui diede vita a quello che ci circonda.
quanto lunga sia stata quella settimana è ignoto, fatto sta ed è che, ogni volta che rivedo il video in cui la storia della vita è metaforicamente ambientata nell'arco di tempo da lunedì a sabato, rimango colpita dal fatto che all'uomo e alla donna siano assegnati gli ultimi tre minuti.

le due rappresentazioni si somigliano molto, tanto da indurre un paio di considerazioni.
la prima è che l'uomo e la donna siano il peggior flagello della storia del pianeta, più ancora del meteorite che pose fine all'esistenza dei dinosauri, che comunque se la sono potuta godere per ben quattro ore, mentre qui si parla al massimo di 3,05 minuti.
la seconda è che, chiunque sia stato l'artefice della loro nascita, ha fatto la cazzata più grossa dell'universo.
Noè, che ne aveva avuto sentore e pure l'occasione di rimediare, purtroppo ci ripensa e così ecco una seconda opportunità, magistralmente colta dai discendenti, per compiere l'opera di distruzione totale.
di Noah la cosa più gentile che ho letto è stato 'diluvio di perplessità'... in effetti mi è parso un po' freddino, ma se penso a come avrebbe potuto essere, il film lo preferisco così.
certo che 'sti antichi le sapevano raccontare bene le storie.
pura fantascienza tutta la vicenda dell'arca, la dimensione del tempo, dei limiti, della fantasia... tanto che per un attimo penso che, forse, 'sta storia del riscaldamento del pianeta e il conseguente innalzamento degli oceani sia o possa essere proprio quel diluvio che crediamo esserci già stato.
in fondo il racconto biblico fa capire che ci sono voluti anni per la foresta, la costruzione e il varo.
e poi allora gli umani erano quattro gatti al più armati di pugnali e lance, vuoi mettere i conflitti e le armi attuali?
dunque, nel caso, il diluvio ce lo meriteremmo adesso, mica allora.
per distogliermi dai nefasti pensieri apro le news... è il giorno in cui quattro, dico proprio quattro (uno, due, tre e quattro) giovani si sono suicidati e altri due hanno provato a farlo, più altrettanti casi di omicidi suicidi della generazione successiva per i più svariati motivi, più scandali, arresti, condanne, obbrobri della politica di casa, comunitaria ex etracomunitaria, più terremoti, incendi, guerre, guerriglie, fame, malattie, gli immancabili sbarchi e chi peggio ne ha più ne metta.

2 commenti:

  1. ci faremo autogol con il nucleare. certo un diluvio sarebbe più rapido che morire lentamente per gli effetti delle radiazioni.
    ieri dicevano dei suicidi e parrebbe che i finlandesi siano in cima alla classifica. misteri

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    1. è risaputo che nei paesi nordici siano afflitti dal problema... dice che è per via del buio...
      quel che mi impressiona è il numero dei giovani italiani che si sono suicidati negli ultimi anni... e soprattutto i motivi: bullismo, discriminazione, liti famigliari, problemi scolastici... ma soprattutto fragilità, insicurezza e qualcosa che ha a che vedere con la scarsa considerazione per la vita che credo abbiano imparato in famiglia.
      del resto l'ho già detto anche qui che una generazione di giovani imbibinati dalla tv becera del nano avrebbero cresciuto i loro futuri figli senza alcuna abilità nell'educarli e senza trasmettergli niente che esuli dal mondo delle veline, dei calciatori e del grande fratello.
      e il futuro sarà ancora peggio perché i figli dei figli verranno sù ancora più barbari.
      certo, mica tutti, ovvio.
      ci sarà sempre una percentuale di individui consapevoli e responsabili destinati a soffrire nel silenzio, altrimenti i cazzoni con chi se la potrebbero prendere?

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