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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 6 aprile 2014

quinta ira

un'anagramma di Tarquinia, l'altro 'qui tirana' dice ancora meno, quindi l'ho scartato.
se avessi continuato a mancare di trovare l'escamotage per arrivare a dire degli Etruschi, questo post e in generale quelli sui patrimoni unesco italiani si sarebbero interrotti.
fin dai tempi del liceo gli Etruschi mi hanno sempre indispettito.
per colpa loro ho dovuto studiare una sequela infinita di ipotesi e contro teorie senza capo nè coda.
tutto per arrivare a dire che di quel popolo è rimasto troppo poco e quindi il mistero è pressoché totale.
un po' come per gli inca.
comunque sia, Tarquinia e Cerveteri (patrimonio dal 2004) rappresentano, insieme ai vari musei a tema sparsi per il Paese, una testimonianza per chi fosse interessato.
alla fine qualcuno lo ha capito che pescare nel mucchio è un controsenso.
da un lato il numero dei siti che aumenta a dismisura, dall'altro una frammentazione che spoglia di senso 'culturale' la scelta.
si parte con la candidatura dell'Italia a capitale della cultura nel 2019.
la novità è che a proporsi sarà l'insieme di 18 città invece di singoli paesi a farsi la guerra uno con l'altro.
poi, nel caso 'etrusco', e anche in altri, si è pensato di creare una rete più vasta di luoghi accomunati da uguale o simil caratteristiche.
vedremo come si svilupperà l'idea, anche perché i futuri pretendenti son tanti quanti gli attuali iscritti e il totale mondiale si aggira sulle mille unità di cui un quinto si stima verrà sommerso dall'acqua per effetto del riscaldamento del pianeta e il restante dall'incuria umana (vedi atlante unesco dei siti in pericolo).





per i dettagli della rappresentazione grafica degli effetti dell'erosione curata dallo studente Slovacco Martin Vargic  CLICK

tutto ciò appare incerto tanto quanto il mistero etrusco di cui continuo a ignorare i motivi che mi vietano di parlare della Tuscia continuando a girare intorno all'argomento e alla sua conclusione e cioè Norchia.
ma perché mai questo sito è del tutto ignorato?
eppure vi si trovano vestigia di pregio (quali due su tre delle tombe a tempio dorico che sono rimaste) anche se in stato di completo abbandono.



aggiornamento successivo...
dopo un paio di giorni dal post, Ballarò dedica un servizio_inchiesta a Cerveteri... adesso la 'quinta ira' ha un suo perché.
(click sulla foto)

riassunto:
la città di Lens, ex polo minerario riconvertito a sito turistico, dista 200 km da Parigi, ma è raggiungibile con un'ora di treno.
Ristoranti, alberghi, b&b, ecc.
il suo museo ha esposto qualche vaso di Cerveteri per tre mesi e la mostra ha avuto 100mila visitatori.
Il sito in Italia ne conta 50mila (all'anno), il suo museo 17mila (di cui solo sei mila i paganti), mentre alberghi e ristoranti segnano zero ospiti (semplicemente perché la cittadina è priva sia di hotel e sia di taverne), in compenso per arrivarci, una volta sceso da uno degli sporadici treni, o cammini per un chilometro o aspetti la navetta che arriva quando arriva.

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