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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 15 agosto 2014

dall'isola di Wight a Woodstock

il primo concerto è del 31 agosto 1968, l'anno dopo, oltreoceano arriva Woodstock.
15 agosto come oggi.
Repubblica rende una celebrazione quasi commossa e commovente di un evento che ricordo bene, benché troppo giovane per appartenere alla generazione che vi partecipò.
ci fu musica, anarchia, gente, pioggia, sesso, fango, sole, pace, droga, utopia in libertà derisa, sbeffeggiata e osteggiata dai 'ben pensanti' del tempo.


traduzione

oggi quello spirito può dirsi defunto.
i concerti sono solo concerti, i raduni e i cortei sono concessi anche se mal tollerati e pure gli indignados hanno avuto breve stagione, ma in quella gente, gli over 60 di adesso, credo sia rimasta un'impronta, una sorta di malia che riaffiora spesso o solo di tanto in tanto ma è impossibile spegnere o trascurare.
le cose potevano andare diversamente, qual manipolo di 'spostati' avrebbero potuto allargare i propri confini e passare dai concerti e le piazze ai piani alti del potere, ma un'ideologia sorretta dal principio di libertà, amore e pace come potrebbe o potrà mai interessarsi alle pratiche egemoni del comando?
e infatti le cose sono andate così come abbiamo visto, perché, da che mondo è mondo, anche se ne rimanesse solo uno (di stronzo) si può star certi di trovarlo a far da padrone della vita e della sorte altrui.

4 commenti:

  1. verrebbe da dire (e pensare) che i 68ini di allora sono diventati gli stronzi di oggi.

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    1. nella gran parte non credo, tuttavia anche gli stronzi possono sbandare, anche se poi tornano sulla storta via.

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  2. cara Teresa,
    ciao..
    i 20enni di allora non ce l'hanno fatta, non sono riusciti a fermare guerre a cambiare il modo di pensare degli 'adulti' a convincere che se stiamo tutti bene stiamo tutti meglio. E loro avevano una spinta emotiva e una convinzione che nessun'altra generazione ha più avuto.
    Più ci allontaniamo dalla natura e meno ne sentiamo il bisogno, meno ci accorgiamo che inondazioni, tsunami, clima devastato, animali estinti e tant'altro non sono altro che l'urlo della terra che sta dicendo basta.
    E noi pensiamo a ucciderci per il petrolio.

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    1. ciao, son tempi orrendi e ancora è niente rispetto a quel che ci aspetta.
      come avevo già avuto modo di dire, i maya avevano ragione, anche se l'apocalisse arriva a una secchiata al giorno.

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