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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 3 agosto 2014

f/tra

ogni cosa sembra avvenire 'tra' o 'fra' un qualcosa e un qualcos'altro.
quello che si vorrebbe o ci si auspica a un opposto e, dall'altro, ciò che è alle sue spalle.
in mezzo quel che si dice o viene chiamato 'presente' diverso da entrambi.
avulso e incomprensibile.
sembra come dissolto e sparito quel 'proseguire' che desume dal prima per 'sfociare' in un poi.
come stare la centro di un corto circuito.
essere in qualcosa che è apparso all'improvviso e da cui potrebbero scaturire prevedibili conseguenze che invece si risolvono in altrettanto inattesi sviluppi.
apparenti 'complicazioni' ingiustificate e immotivate a cui è sempre impossibile trovare buone ragioni, cause, responsabilità, come dipendesse sempre e solo dal fato.

le cronache, schizofreniche, registrano gli effetti e mai hanno o danno spazio alle cause che pure ci sono.
eppure niente scaturisce dal nulla, altrimenti 'l'eccezione'  resterebbe tale, invece di perpetuarsi e ripetersi ogni volta sfociando in eventi che mancano di senso e di pietà.
se pure sappiamo cosa siamo stati e quel che vorremmo, viviamo in un t/fra di cui ignoriamo tutto e che molto probabilmente si metterà di traverso in modo tale da cancellare in un colpo il passato e il suo futuro così che, se se mai qualcuno potesse o riuscisse ad attraversarlo indenne, gli restasse più niente dell'attesa di un nuovo e peggiore intermezzo.

tutto sembra invisibile, impossibile e irreale eppure ha un suo luogo dove esistere, e sebbene nessuno possa dire di averlo mai veduto e toccato, sono tanti quelli che vi sono finiti.
ironia della sorte, in quel dove di passaggio si può arrivare, ma uscirne è impossibile.
una sorta di pre_inferno, per chi crede al paradiso, o di oblio spacciato per esistenza.

chiedere a Milan Kundera, lui ne sa.

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