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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 17 agosto 2014

l'orto di Nemo



a distanza di due anni dall'avvio del progetto ancora mi è del tutto oscura la sua utilità, benché 'ufficialmente' l'esperimento, a detta del suo ideatore, ha la finalità di rendere possibile la coltivazione anche in zone sfavorevoli per condizioni climatiche o di altro tipo.
ora mi chiedo: perché si dovrebbe incoraggiare il popolamento di zone inospitali ed eventualmente se non sarebbe più economico spostarle altrove, collegarle a un acquedotto, fornirle di pozzi, dissalatori e quant'altro di meglio di istruirle alla pratica subacquea e costringerle alla coltivazione in ambiente marino.
anche ipotizzando un secondo diluvio universale... ma che senso ha percorrere una tale idea dato che è strettamente connessa a un'infinita sequela di obblighi e dipendenze di natura 'terrestre'?
servirebbe 'evolvere' a subacqueo tutto il mondo che gira intorno all'orto: fabbriche di materiali per immersione, cupole e apparati, ecc. ecc.
mi sarei fermata alla 'scoperta' che in una bolla d'aria immersa nel mare si crei un microclima adatto alla vita vegetale, e mi sarei girata dall'altra parte del letto per un altro sonnellino.
al risveglio, mi sarei sicuramente detta che, in extremis, anche la vita umana sarebbe più che fattibile sotto una enorme cupola sottomarina, avrei bevuto il mio caffè e sarei andata nel mio orto terrestre senza pensarci più.
Sergio Gamberini non me ne voglia, ma l'unico motivo per cui mi complimento con lui è che sia riuscito a ottenere i finanziamenti per ripetere l'impresa.

2 commenti:

  1. non si può nemmeno dire: braccia rubate all'agricoltura

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    1. mah! sarà che son vecchia ma ho perso del tutto la passione per gli estremismi fanta o para scientifici...

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