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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 31 gennaio 2015

a porte chiuse


intanto per evitare correnti, poi perché una volta fatto un rapido giro, questo qui potrebbe anche decidere di sbatterla e andar via, e ancora per discrezione dato che chi la varcherà si troverà davanti il presidente della repubblica ma anche un ex giudice costituzionale, il che è solo un bene dato che i dementi stanno mettendo mano alla Costituzione (e qui ringrazio Napolitano che lo ha 'suggerito' e sicuramente caldeggiato) e quindi si troveranno, per così dire, sotto processo (come del resto meriterebbero se la legge fosse davvero uguale per tutti) e, in ultimo, per via della sua nota riservatezza e scarsa propensione al protagonismo (di cui ringrazio fin d'ora pure lui), senza dimenticare la tentazione, viste le sceneggiate indegne che sono state reiterate anche in questa occasione, di approfittare della larga affluenza di rappresentanti politici di ogni ordine e grado per chiuderli dentro a Montecitorio e, come si suol dire, 'buttare via la chiave'.
comunque, sempre ammesso e non concesso che duri l'intero settennato, Sergio Mattarella (in rigorosissimo bianco e nero così come in uso per i suoi predecessori di eguale sponda), potrebbe stupire con effetti speciali mai visti tipo che so?
scioglimento delle camere?
tanto cosa ci stanno a fare una masnada di ciarlatani reduci da un'epoca ormai sepolta, nomi_nati già morti ridotti a carogne putride e inconcludenti?
ben vengano la condanna di nuove elezioni e il trionfo del gianburrasca fiorentino così la finiamo in fretta con lo spettacolo indecoroso dei finti balletti e sprofondiamo in santa pace, grazie al suo totale delirio di onnipotenza, nei sogni di ipotetiche chimere oppure, per chi sceglie diversamente o non ci crede, nell'inesorabile destino che da tempo bussa alla porta di un Paese esausto, esasperato, irriso e deriso, sfruttato malamente, derubato, spento, sfiduciato, sempre più povero e rassegnato.
tutti aggettivi nei quali mi riconosco solo in parte perché, finché potrò, resisterò tenacemente a ribadire che vi sia e vi debba essere per tutti una possibilità di riscatto e di una esistenza dignitosa anche per chi, per scelta o necessità, si trovi a vivere ai margini, isolato, solo, a credere e difendere i diritti umani, di giustizia civile e di libertà di espressione, magari solo con piccoli gesti ma con piena autonomia e convinzione.

2 commenti:

  1. che faccia ah??!! lo trovo molto simile a quello che hai postato due post fa

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    Risposte
    1. stesso fotografo?


      scherzi a parte, ci sono pochissime foto (per ora).

      però mi piace, diciamo che, data la cornice devastata e devastante, brilla come fosse una pepita.
      credo che ci divertiremo.

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