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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 12 febbraio 2015

ecco, così è se vi pare

arrivano un noto attore americano e consorte per una conferenza su un suo libro che qualcuno ha deciso debba tenersi nel mio orto che è uguale ma altrove, tipo in america, però con gli stessi vicini, ecc, ecc.
per premiarmi ulteriormente del privilegio di essere stata selezionata per l'evento e per rendere la location più cinematograficamente appetibile, distribuiscono sul terreno del letame a cumuli e fanno girare per le fasce degli uomini vestiti da cowboy su grandi cavalli.
prima schivo e schifato dalla mia presenza, poi all'improvviso ossessivamente appicciccato e interessato a me.
bel tipo, sul biondo con la barba.
c'è un altro relatore, mi dicono gli organizzatori mentre si congratulano per la fortuna di essere stata scelta per ospitare l'evento, ma di quello, come della consorte del primo, le tracce si perdono all'istante.
l'oratore rivolge una domanda alla  platea: 'chi di voi ha fatto fotocopiare un libro?'
alzo la mano mentre lo sguardo ammirato della platea si rivolge verso di me.
'a bene! e quanto ha speso'?
faccio segno con le dita: otto, intendendo ottanta euro e da li parte a spiegare il suo metodo per fare ho dimenticato cosa.
durante una pausa la tv mostra la galleria di bargagli (che in realtà è a sottocolle) dicendo che stanno ultimando i lavori di un recente piccolo crollo e mentre dico all'americano che io abito lì, il televisore si trasforma in una fotografia in bianco e nero, ma animata, con tanto di cornicetta dorata.
a quel punto mi dice che gli hanno detto che c'è un magazzino in cui potremmo appartarci...
dopo un certo tempo e varie vicissitudini, accetto e poco dopo incontriamo una tipa che ci dice di non badare al fatto che lungo il cammino, in altri locali, altri avuto la stessa idea: 'pare vada di moda condividere così la buona riuscita di un evento' e sorride.
un po' come applaudire, insomma, però un'altra cosa.
sia come sia, è finita come l'altra notte passata a sognare di fare cose che per una ragione o per l'altra invece di arrivare e concludersi si allontanavano senza neanche iniziare.
di tutto ciò, qualsiasi significato abbia il sogno, so per certo che è stato innocuo per il prossimo e l'universo al contrario di ciò che si vede e si sente durante il giorno in cui che il letame, nella sua natura, per l'olezzo e la conseguente nausea, è l'unico elemento che si può dire accomuni i due momenti.

ps è una videata (volendo si ingrandisce) di qualche giorno fa scelta a caso tra le altre più o meno simili (tanto per rendere l'idea del significato del termine letamaio.

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