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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 1 febbraio 2015

interpretazioni a tema

due film: Iris, un amore vero (2001 click) e Still Alice (2015 click).
stesso tema, per certi aspetti somiglianti, anche troppo.
le protagoniste sono entrambe esperte di linguistica, la prima è una scrittrice, la seconda una docente universitaria.
come se l'Alzheimer fosse in qualche modo correlato all'attività culturale piuttosto che a quella intellettiva a prescindere.
(che poi, se la guerra avesse risparmiato la vita allo studioso più illuminato in materia, quel morbo si chiamerebbe oggi Perusini).
comunque sia, la mia preferenza va di gran lunga al primo (Iris, ecc) per l'interpretazione della coppia, la regia, la fotografia e quel tocco british che fa da valore aggiunto sulle pellicole americane.
un po' come per i film francesi che hanno loro quid specifico che si fa apprezzare a prescindere della qualità della pellicola.
e un po' come certi film italiani, ma qui deve venire in soccorso la memoria perché sono anni che il cinema italiano preferisce il botteghino becero o gli estetismi scontati allo stile.
quel che penso sulla memoria e la sua perdita gira intorno alla mia esperienza di smemorata e consiste essenzialmente nel constatare che ciò che desidero e decido di rimuovere coscientemente, puntualmente rigalleggia intorpidendo pensieri e ricordi consci spesso del tutto estranei o richiamati da altri, mentre quel che dimentico 'spontaneamente' sparisce, non visto.
solo quando lo cerco mi accorgo che il cassetto è vuoto e allora resto con il rimpianto, con l'ombra di un sentire qualcosa che niente può testimoniare reale e senza saper neanche dire cosa fosse, oppure (che forse è peggio) guardo il cassetto senza ricordare cosa stessi cercando.
una testimonianza diretta dell'iter della patologia mi risulta essere quella del libro di Cary Smith Henderson, ma ci sono brandelli di narrazioni famigliari e di conoscenti che raccontano il vissuto di un'esperienza molto diversa da quella filmica.
capita che il congiunto si sia perso nell'inferno invece che nel nulla e così le sue parole e le sue azioni siano aggressive, violente, cattive, espressione di aspetti caratteriali controllati o di istinti repressi.
e se c'è qualcosa che vorrei chiedere alla scienza odierna è la capacità di riconoscere il sintomo primordiale che segna il confine tra l'ultimo barlume di lucidità e l'inizio dell'oblio, perché da quanto mi è dato di capire, nessuno è mai tornato a dirci come ci si sente quando si è oltrepassata quella soglia che, a differenza del morire, ci rende possibile il vivere, pur rovinando l'esistenza di chi ci è accanto, senza la consolazione di qualcosa di definitivo o, per chi ha fede, di migliore.
essenze sospese in un reale totalmente sconosciuto ai viventi e senza alcuna possibilità di dialogo tra le parti in cui, ne sono certa, l'elemento comune è il dolore, frutto dello sporadico barlume di consapevolezza da una parte e l'incertezza che vi sia e, nel caso quale sia, la cognizione dall'altra.

<seguente>

5 commenti:

  1. tempo fa, molto tempo fa avevo visto un film in cui lui leggeva a lei un diario, per farle ricordare un momento ancora come si erano conosciuti,
    per il resto anni fa parlai con una signora che aveva vaghi momenti di lucidità e lunghi periodi di sospensione, se ne rendono conto, come addormentarsi e ricordarsi ogni tanto di aver dormito e di aver sognato, e poi si ' riaddormentano ' ... non è facile

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    1. chissà cosa succede? a volte vorrei provarlo ovviamente per un breve momento, anche se immagino che anche in quel caso sarebbe impossibile o molto improbabile ricordarsi esattamente come e descrivere quello stato...

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  2. trovato è questo
    http://it.wikipedia.org/wiki/Le_pagine_della_nostra_vita_%28film%29
    molto molto bellerrimo

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    1. grazie! l'ho anche trovato (ovviamente sul sito delle meraviglie), lo vedo e ti dico...

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  3. l'ho visto, molto romantico... mi è piaciuta la scena di loro in barca in mezzo alle oche migratrici.
    leggevo che domani a genova parte un'iniziativa al CreamCaffè di piazza matteotti...

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