.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 19 marzo 2015

la possibilità di un'isola

messo da parte l'apostrofo rosa tra le parole 'scazzo' e 'sfiga' torno, senza promettere di farlo per poco, alle idee che hanno preceduto la celeste parentesi per tentare di parlare del secondo libro, scelto tra gli altri di Houellebecq, che avevo promesso di leggere a suo tempo e che potrebbe avere in parte condizionato i pensieri recenti.
ci sono libri che scorrono, altri che si fanno ammirare per lo stile, alcuni che coinvolgono, pochi quelli che arrivano a condizionare i pensieri, tranne a chi è incline di suo a propendere per le conclusioni a cui essi tendono.
lettura impegnativa come il precedente.
ancor più difficile da descrivere.

i piani narrativi riguardano diverse epoche del protagonista attraverso i racconti delle sue varie reincarnazioni rese possibili dall'evoluzione scientifica in campo genetico, avviata nella realtà già diversi decenni e che evolverà nei secoli in forme disumanizzate di individui incapaci di comprendere e provare sentimenti ed emozioni di cui conservano labili ricordi attraverso i diari ritrovati di chi li ha preceduti...
 ... i primi esperimenti sono stati avviati da una sorta di setta chiamata Elohim a cui Daniel1 aderisce così da poter essere successivamente clonato nelle progressive versioni di un sé che via via si migliora perdendo o mitigando gli aspetti deteriori senza però esaltare quelli positivi che evidentemente mancavano al prototipo.
tale 'evoluzione' sfocia in un'epoca denominata Grande Prosciugamento che, come fa intendere il nome, apporta ulteriori modifiche peggiorative alle condizioni di vita...





... oltre ai cloni, si 'salvano' alcuni esemplari umani primordiali che vivono in clan ai margini di un paesaggio desertificato da cui emergono pochi resti delle civiltà precedenti a loro del tutto sconosciute così come l'utilità dei vari reperti benché potenzialmente ancora funzionanti...
... per un terzo del libro ho capito poco e niente, tranne il fatto che Daniel1 sia detestabile a partire dai titoli che appone ai suoi spettacoli (è uno scrittore e sceneggiatore di mezza età)... e per i particolari della sua vita privata.
un po' il peggio del peggio di quanto espresso oggi dalla gran parte degli individui che, nemmeno alla fine dell'esistenza, si riesce a riscattare...

... è solo superato il primo terzo che ho cominciato a intuire la costruzione del tutto e di quello che suppongo l'autore volesse intendere.
resta che è un libro che si potrebbe leggere anche dalla fine a risalire senza scalfire l'assunto che prevale e cioè che qualsiasi forma abbia preso o intenda prendere l'umanità, essa è segnata dalla nascita al totale declino di quelle poche e appena abbozzate qualità, mai totalmente espresse a favore dell'esibizione più sfrontata e becera dei peggiori difetti.

2 commenti:

  1. cazzo se il Nano legge una cosa del genere siamo spacciati

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un libro che a te potrebbe piacere... si potrebbe anche combinare per un impresto.
      per il resto, siccome i cloni non mangiano, non bevono e soprattutto non scopano dovrebbe scegliere i selvaggi che invece cacciano e copulano di continuo e quindi forse la scamperemmo...

      Elimina