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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 14 marzo 2015

Nell'anima di chi è ignorante vi è sempre posto per una grande idea*

* Oscar Wilde

e infatti ogni tanto ne ho una buona anch'io.
l'ultima riguarda l'evoluzione della razza umana.
è indiscutibilmente vero che negli ultimi duecento anni vi sia stato un progresso notevole nelle scienze applicate.
forse altri ancora prima avevano solo intuito le potenzialità che poi sono state realizzate e messe a frutto grazie a menti eccelse, illuminate, geniali, coraggiose e ricche di tante altre ottime qualità.
molti hanno potuto studiare le scoperte e le invenzioni, diversi ne hanno compreso la portata, alcuni sono stati e sono capaci di progredire partendo da quelle, ma la maggior parte degli umani ignora totalmente i processi, le formule e le applicazioni su cui sono fondate.
al più imparano a usarle nelle loro funzioni più elementari.
se nella gran parte del percorso umano è bastata un po' di intelligenza e di capacità in più della media per fare la differenza, oggi è necessario avere un bagaglio di competenze che sfiora l'onniscienza.
eppure a guardare le caratteristiche di chi ricopre gli incarichi più prestigiosi e rilevanti sembra che brilli solo la capacità di farsi credere 'capaci' invece di esserlo.
un andazzo che è impossibile raddrizzare proprio perché i più dotati si guardano bene dal credersi i migliori fuori dal loro campo e vi restano.
grazie a questo l'umanità progredisce e probabilmente continuerà a farlo, peccato però che per ogni piccolo avanzamento vi sia una progressiva e più rapida regressione.
c'è chi parla di mondo a due velocità come se fosse solo un problema di 'innalzare' leggermente il livello dei meno fortunati, ma le cose stanno diversamente.
(un esempiostanno soprattutto nel fatto che ci si prodighi nello sforzo di rendere comprensibili, giustificate e meritevoli scelte che è palese come vengano fatte a vantaggio di precise categorie, spacciandole come panacea di ogni male). 

è un po' come se un certo numero di anni fa fossero davvero sbarcati gli alieni sulla terra e avessero portato con sé un gran numero di ritrovati teorici e pratici capaci, se ben compresi e correttamente impiegati, di migliorare il pianeta e la vita dei suoi abitanti.
purtroppo il corso di formazione era solo per pochi eletti e così, appena sono ripartiti, un manipolo di buontemponi ignoranti e ubriachi si è messo a guidare la baracca con gli evidenti risultati disastrosi.
saranno stati dei batteri alieni ad averli contagiati?
e, soprattutto, come sconfiggerli?
esiste un antibiotico capace di debellare le manie di grandezza di esseri provvisti di una ignoranza tale da rendere improbabile il superamento dell'esame di terza media?
e, infine, ha senso perseguire un progresso, di qualsiasi natura, se poi a gestirlo sono i suddetti incapaci?
c'è quasi da rimpiangere le epoche antiche, quando le dinamiche erano a dimensione dell'uomo medio e chiunque, con un po' più di istruzione, poteva dirsi e farsi capace di capeggiare e governare i popoli, ma oggi?
come si può pensare che vi sia un individuo all'altezza del compito?
io che sono ignorante comincerei ad ascoltare chi ne sa di più su ciascuno dei diversi argomenti (a partire da quelli relativi all'ambiente, dato che se continua così i problemi cessano alla loro radice) e poi sceglierei la soluzione più lungimirante e utile a salvaguardare quel che c'è di buono e, magari, a tagliare quel che è sicuramente di danno.
molto ovvio e scontato, 'roba da persone semplici, le cose sono più complicate' direbbe un politico, ma poi non saprebbe dire né come, né quanto e così, nonostante le tante eccellenze scientifiche e le tante innovazioni, si scivola all'indietro e a contare di più tornano a essere le piccole cose da barattare l'uno con l'altro come ai tempi dell'età della pietra (uno dei rari momenti di sana anarchia o democrazia che dir si voglia).

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