.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 3 luglio 2015

(ab)battere moneta

spiace dirlo (almeno a me, spiace) perché chiunque abbia mai avuto in animo un po' di spirito comunista, magari, nel duo greco ci aveva un po' creduto e molto sperato, ma quel che è troppo è troppo.
personalmente la svolta di atene mi era parsa fin dal principio 'fasulla', adesso mi pare lo squallido inghippo di due marpioni tanto scemi da credersi furbi.
tralasciando il tiramolla a cui (giustamente) è stato posto un argine e l'ambiguità di un quesito referendario tanto vago quanto ondivago, spunta la moneta parallela da scambiare in rapporto di 1:1.
sì, e poi? anche una fetta di culo?
ma per favore!
se fossi una greca manco ci andrei a votare.
e se fossi abbiente sicuramente andrei in vacanza nell'arcipelago ellenico così da far giungere un aiuto, anche piccolo, ma tangibile a chi ne ha bisogno, cominciando dall'idea di un giovane inglese di lanciare un crowdfunding per aiutare atene e sperando che il raccolto vada al suo buon fine (click per sottoscrivere)*, perché è sacrosanto che tutto sto ambaradan è per pochi spiccioli, praticamente l'equivalente di un paio di giorni di borse storte o del bilancio dell'area metropolitana di londra, almeno per quanto riguarda il numero dei residenti.
c'è anche chi sostiene che il problema sia politico, in quel caso è ovvio che resti insoluto, ma tutti sanno che l'unico modo per uscirne è scucire un po' di denaro e se non c'è?
inventarlo.

la valuta, intesa come vile denaro, sporco o pulito che sia, eravamo abituati a considerarla ufficiale o falsa, contante o corrente, liquida o sonante, comunque una, tanto da costruirci sopra un'idea identitaria teoricamente capace di unire popoli e culture.
in effetti la pecunia ha un fascino universale, ma è cosa di pochi e per agli altri resta il monopoli che però, superata l'età dell'infanzia, stufa.
la soluzione per illudersi di continuare a far parte dei giochi esiste: la cosiddetta moneta alternativa, parallela, complementare, virtuale che dir si voglia.
cosa diversa dai miniassegni degli anni settanta; forse, almeno inizialmente, più simile al concetto di baratto, banca del tempo e cose che odorano di equità, etica, socialmente corretto, ma che poi finiscono come le altre nelle mani sbagliate diventando nuovo strumento di controllo e dominio come hanno ben capito persino i politici già servi del dio denaro e curatori dei suoi templi sacri (le banche) da salvare sempre e a ogni costo, anzi più sono marce è più meritano aiuti senza mai rendere nulla, anzi pescando sempre più nelle tasche dei clienti (click).
finito il pianto greco, entro nel merito di questa ultima diavoleria che, ne sono certa, prenderà molto piede appena chi ha distrutto l'economia mondiale capirà come farne un uso fraudolento su più larga scala.
intanto esiste un sito utile a orientarsi sullo stato dell'arte ed eventualmente scegliere la propria moneta complementare.
all'inizio c'erano i bitcoin (ci sono anche adesso) che, come dicevo, cominciano già a imbastardirsi.
una roba tremenda (almeno per me) figlia o cugina, diciamo fratello e sorella, dell'altrettanto detestato fb con cui ha in comune lo spirito di condivisione di qualsiasi dato personale, intimo e privato dell'ignaro utilizzatore.
parimenti 'social' la 'community' di bexb mentre, ugualmente abominevole, mendace e subdolo (per una vetusta e antiquata signora quale sono) il circuito crevit.
sono incerta, ma scettica su sardex, al momento si salvano gli scec, ma solo perché anziché 'circuito' hanno preferito definirsi più poeticamente 'arcipelago'...
si può dire che la maggior parte delle regioni italiane e diversi comuni stiano di recente accarezzando l'idea di dotarsi di una propria moneta e anche all'estero si trovano esempi come in svizzera, belgio, inghilterra e usa, guarda il caso... proprio a ithaca (stato di ny).

insomma, ogni buona idea appena nata si rovina e ha successo e diffusione solo quando entra nell'ingranaggio che si proponeva di riparare o a cui intendeva ovviare.
morale: chiunque pensi solo un po' al senso dell'evoluzione delle singole iniziative umane, non può che arrivare alla conclusione che l'homo sapiens sia ormai estinto a favore di quello insapiens.
e se tanto mi da tanto (cioè: se quello sapiente ha fatto quel che ha fatto...), lascio immaginare quanto ci metterà quello malaccorto a fare del suo meglio per finire il lavoro.

* aggiornamento

Nessun commento:

Posta un commento