me lo avevano detto e mi sono accorta che capita di emettere una sorta di russio soprattutto nella siesta da poltrona pomeridiana, ma di stanotte sono incerta.
so per certo che nel sogno ero un uomo russo coricato su una branda testa a testa con un'altra su cui dormiva un suo simile di lui prigioniero e al tempo stesso di lui potenziale omicida.
una sorta di specchio di se stesso, ho pensato una volta sveglia, ma nel durante mi sembravano due e io ero sicuramente l'originale.
il sonno nel sogno era agitato dal timore che il detenuto tentasse di uccidermi e francamente fatico a spiegarmi perché il mio russare inibisse la possibilità di attentare alla mia vita, quasi a pensare che, sapendomi persa tra le braccia di morfeo, l'assassino fosse indotto a desistere dal suo intento.
in effetti l'idea ha funzionato, dato che al risveglio era sparito sia lui, sia la seconda branda e sia quell'uomo russo, che poi ero io.
difficile non vedere un complotto russoin tutto questo ...
RispondiEliminain effetti i protagonisti del sogno assomigliavano un po' a brèžnev... dici che è in atto una mutazione genetica da tetris a vladimir (putin)?
Eliminanel caso lo scoprirò la prossima volta che dormo da mia madre, che poi è il posto dove più facilmente compaiono gli incubi (sia di notte e sia di giorno:)