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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 7 gennaio 2016

coherence

a onor del vero devo riconoscere che quando l'essere umano si limita a usare le sue peculiarità 'creative' a livello astratto qualcosa di buono lo produce.
per coerenza voglio aggiungere che è altresì vero che l'estro spesso 'abbisogna' di un qualche supporto materiale.
una tela, dei colori e dei pennelli; fogli di carta e matita; strumenti musicali fino a un bel po' di complicate schifezze e sprechi di risorse naturali come nel caso dei film e, in  misura minore, di un blog.
ciò detto passo a raccontare la storia di una vicenda piuttosto intrigante, anche se fatico a riassumerne i perché.

Coherence* è il titolo di un film girato in cinque notti nel salotto del regista, in cui gli attori recitano a soggetto e montato incastonando le scene in modo da costruire un intricato e improbabile racconto di una loro serata conviviale in concomitanza con il passaggio di una cometa.
la visione è stata accompagnata da una sorta di fastidio per l'interpretazione, il doppiaggio, l'ambientazione, i riferimenti pseudo scientifici, le citazioni becere, l'inconcludenza, la fotografia, la sceneggiatura e quant'altro, ma è stato impossibile smettere di guardarlo, anzi lo consiglio caldamente perché arrivando alle scene finali si rivive il tutto sotto una luce che annulla tutte le ombre precedenti, nonostante sia un finale 'ovvio'.
niente magia, né fantascienza anzi, a posteriori, la lettura della pellicola racconta di possibilità molto realistiche, note, ma forse negate, ignorate, rimosse o futuribili.
è la storia del viaggio che gli interpreti compiono per capacitarsi e rendersi consapevoli di una condizione inizialmente inaccettabile e poi compresa per quanto sia possibile vista l'entità della scoperta.
tutto si svolge mantenendo intatte le relazioni in essere tra le coppie e la loro interazione all'interno della casa, ma i personaggi, quando rientrano dalle brevi escursioni notturne che si rendono necessarie per motivi che preferisco tralasciare, si trovano ogni volta in una abitazione del tutto uguale ma diversa dove, ad aspettarli, sono gli stessi amici ma diversi.
un caleidoscopio di situazioni e persone che si moltiplicano, restando sempre identici fino a disperdere  del tutto il concetto di 'soggetti originari'.
* recensione 1 e 2

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