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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 10 febbraio 2016

imbarazzo

quello sottile, si intende, mica quello falso e neppure quello di pancia.
manifestarlo spesso è utile a risolvere sul nascere un conflitto.
crea quel momento sospeso in cui l'altro, che si vorrebbe mettere alle corde o strozzare, ti guarda stupito mentre scandaglia nell'animo e nelle parole appena espresse e lì capisci se prova un lieve senso di colpa oppure il sapore della vittoria per aver toccato un tasto sensibile o averla sparata davvero troppo grossa.
il proprio imbarazzo dura poco, perché subito passa all'altro, al suo prodigarsi per rimetterti nel tuo agio e se poco prima era incurante del prossimo scoppio di una tua giugulare, ora tituba e tentenna perché sa benissimo che quella manifestazione di imbarazzo è il segnale che prelude a una sentenza definitiva e a una interruzione del dialogo o della lite, è l'anticamera dell'indifferenza, l'abbandono senza vinti ne sconfitti del contendere, la crepa insanabile nel corpo intangibile, invisibile e intimo.

6 commenti:

  1. Teti...non sai quante volte, con i tuoi post, tocchi un tasto dolente della mia vita! :'(

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    1. in questo caso spero che sia perché ti trovi nell'imbarazzo di una scelta tra due o più cose fantastiche...:)

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  2. qui non ci riesco proprio ... mi viene subito fuori un : ma che cazzo dici?

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