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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 21 febbraio 2016

qui dove mi perdo

volentieri tornerei da dove son venuta, se solo lo sapessi.


ho un'idea approssimativa del luogo natio e nessuna indicazione geografica.
probabilmente, anzi sicuramente, neanche si trova sul pianeta terra.
suppongo vi siano solo batteri e virus bonari e nessun istinto malsano; ameni paesaggi a incorniciare orologi che scandiscono uno scorrere del tempo né troppo svelto, né troppo lento e altri individui in simbiosi con la natura che passeggiano scambiandosi sorrisi e pacche sulla spalla.
niente gelosia, rivalità o invidia, solo un placido farsi i cazzi propri senza ledere al prossimo.
un posto né bello né brutto, con diversi quartieri entro cui scegliere per un breve soggiorno in cui cambiare pelle e provare i panni degli altri.
una descrizione insoddisfacente che nasce più dal rifiuto e dall'alienazione di quel che ho intorno che da una memoria effettiva del luogo.
forse sono inciampata in un rione sbagliato, da cui è impossibile tornare, forse quello da cui sono partita era un confine invalicabile, forse ero un esubero di altri mondi eiettato fuori da quelli.
qui, dove mi trovo, pochi sembrano felici di stare.
i più fuggono continuamente, chi per necessità, chi per noia, chi per pazzia.
finché gli affetti, l'amore, i buoni sentimenti mi han fatto visita sembrava quasi andare tutto bene.
poi è svanito l'incanto ed è nata la nostalgia di casa.
tornare dove si nasce avendo davanti a sé tutte le porte aperte, non come qui dove a sopravvivere sembrano riuscire solo i peggiori.
al momentaneo riparo dagli orrori di questo quartiere ho tentato di ricostruire un sistema simile ai ricordi prima che svanissero, ma ho visto crescere solo la malinconia.
quello che ho davanti agli occhi vorrei sparisse, quello che avevo immaginato è rimasto mera fantasia e così resta solo di fluttuare eternamente nella melma di un presente avvilente con scarsissime possibilità di un futuro smagliante.


ps.: ...detto con altre parole...

5 commenti:

  1. futuro smagliante? decisamente una favola per allocchi. tolta la necessità di non farsi aspettative, tattica utile ad evitare sconforti vari, una possibilità resta fregarsene di tutto.
    e per dirla alla Fossati: lupo mi sono fatto invece, così ebbi salvo il pasto e tradito il mio destino, che niente era garantito

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  2. avere un luogo, anche impossibile, a cui desiderare tornare, un passato da sgranare a rosario, significa non aver vissuto invano. il futuro è una bazzecola a cui siamo tutti destinati.
    massimolegnani

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  3. Risposte
    1. ci ho visto una certa affinità di pensiero... e smeriglia a me fa sempre ridere, amaro, ma insomma...

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