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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 5 maggio 2016

puro svago e divertimento (un po' triste)

è che quando succede qualcosa nel momento giusto è difficile dare un giudizio oggettivo.
oggi è capitato, quindi se dico che a tempo perso consiglio di vedere Jeeg robot probabilmente sono poco credibile.
intanto mi piace Santamaria (benché il romanesco gli si addica poco) e soprattutto adoro Marinelli (eccezionale in 'non essere cattivo'), ma anche Ilenia Pastorelli è stata bravissima e che dire del regista, classe 1976, dunque le atmosfere di quegli anni le ha conosciute solo in foto eppure le racconta magistralmente.
ricco di citazioni, per chi come me è in là con gli anni, offre uno spaccato del mondo d'oggi, delle sue perversioni e violenze con lucidità e totale inclusione del peggio senza alcuna opzione di salvezza altro che la presenza e l'intervento di un essere di mera fantasia in cui nessuno crede, ma che tutti si augurano che prima o poi si manifesti (e anche ammesso che succeda ho i miei dubbi che possa vincere sul degrado dilagante).
senza pretese di comunicare chissà quale messaggio, come dicevo, mi ha ricordato i film di denuncia degli anni '70 in cui miseria e degenerazione umana, sociale e ambientale servivano a indicare e auspicare forme di cultura e consapevolezza collettiva che purtroppo sono poi sfociate negli insulsi e beceri anni '80.
la differenza è che ora nemmeno la più fervida e ottimistica fantasia può suggerire un'evoluzione in positivo a meno che si verifichi una mutazione genetica inspiegabile e irreversibile.

2 commenti:

  1. io lo vedevo alla tele Jeeg Robot, e si che all'epoca avevo un botto di tempo da perdere, oggi penso che mi irriterei.

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    1. anche mio figlio lo vedeva, ma il film (fortunatamente) ha niente a che vedere con i cartoni...

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