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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 27 agosto 2016

la tortora, i lupi e altri presagi

li hanno visti da vicino venti metri più in sù, nel paese di sopra: quello che in città equivale al balcone del vicino dell'ottavo piano e che da qui è guardato con la stessa diffidenza e ostilità con cui da là si occhieggia di sotto.
comunque sia, due lupi si non sbaffati una delle due caprette anarchiche e girovaganti pei monti.
fa un caldo che secca anche i ratti.
posso dirlo con certezza dato che un paio son venuti a morire lungo il percorso tra una fascia e l'altra, dunque tra i piedi.
nove ne ho contate, nove.
cinque anni fa era una.
ne son certa ci ho fatto anche dei post sulle poiane... ora son nove.
e poi quella tortora che in picchiata notturna ha centrato esattamente il piccolo varco della grata della porta finestra della sala e si è andata a rifugiare tra lo scaffale alto della libreria di casa dei miei quell'unica sera che son stata lì a non dormire per l'afa e il rumore dei treni, delle barche che trasportano lampare, dei fuochi d'artificio e i vocii dei tiratardi in quel di quinto al mare.
alla fine l'ho stanata e se n'è rumorosamente scesa per acquattarsi sul pavimento in un angolo aperto, capendo meno ancora di me cosa ci facesse in quell'ambiente nuovo, ma per niente ospitale.
presto fatto, un secchio e qualche passo furtivo appreso dalla micia e le son sopra.
neanche reagisce.
infilo un cartone sotto al secchio e trasporto tutto quello che sembra pesare un niente, tanto da farmi credere un prestigiatore che alzando il secchio lo mostra vuoto tra il battimani, e lo scatafascio nell'aria fuori dal balcone immaginando di veder precipitare il contenuto, invece si impenna, prende quota e vola a dire ai suoi simili che ha visto cose che nessuna tortora ha mai nemmeno immaginato.
tutto questo in un giorno, quello prima dell'incendio che nella notte della tortora ha bruciato il palo del telefono (e la mia adsl, già malfunzionante per il caldo) e di quelli che han fatto viaggiare i canadair tutto il giorno dopo.
quello che al mattino era pieno di cenere ovunque e di fumo, mentre altrove, ma poi mica tanto lontano, veniva giù tutto e tra le macerie gli sciacalli di quella specie ancor peggio dei lupi mentre altre tortore a dar corpo agli spiriti se ne volavano via per sempre.

16 commenti:

  1. e in tutto questo non si sono ancora sentite le risate di quelli al telefono, che sentiremo tra qualche mese, o forse mai, ma l'effetto sarà lo stesso, perchè, come dice il ministro, il terremoto fa girare l'economia, ed io che pensavo chissà una bella epidemia di parlamentari quanti beccamorto potrebbe far arricchire, e quanti cittadini potrebbe far ridere

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    1. intanto, guarda caso son venuti giù scuole e campanili restaurati di recente... piuttosto, non ho notizie di paola (di solito commentava, forse la ricordi) le ho anche mandato una mail... è di quelle parti il marito è vigile del fuoco... spero si faccia viva...

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    2. Teti! Questo post era programmato! Ho risposto alla tua mail questa mattina.
      Qui tutto a posto, la scossa si è sentita forte e nitida, la prima e anche le successive, ma non abbiamo subito danni. Due minuti e venti di dondolamento con uno strano ululo che veniva dal profondo della terra. Sembrava che fuori ci fosse un fortissimo vento! È stata peggio di quella di l'Aquila. Paura tanta...pena...anche di più. Quanto allo sciacallo meglio non commentare. Mi chiedo però una cosa...ma queste persone...dormono sonni tranquilli dopo aver rubato ogni cosa pur sapendo che sotto le macerie potevano esserci i proprietari forse ancora vivi?
      Mancano ancora tre persone all'appello, sotto all'hotel Roma. Il recupero beni in quello che rimane delle case dei sopravvissuti è quasi impossibile però ci si prova. Solidarietà tra "comuni mortali" tanta, tantissima! Hanno riempito il palazzetto dello sport sino all'inverosimile. Il paradosso è che sarà un problema consegnarla tutta quella roba visto che l'unico ponte di collegamento ad Amatrice è stato chiuso.
      Che altro dire ... Amatrice non c'è più! La storia, l'arte, la sagra degli gli spaghetti all'amatriciana che si sarebbe dovuta concludere oggi e non è mai iniziata, le risate dei bambini, le chiacchiere lungo il corso, i villeggianti, i residenti...tutto questo mi rende triste.
      Speriamo in momenti migliori!

      Ps. Pare che lo sciacallo in questione abbia anche chiesto a qualcuno dove fosse la villa di Lotito. :|

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  2. Teti...grazie per avermi pensato!

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  3. http://www.rietilife.com/video/video-amatrice-nel-cuore-come-eri-ieri-ti-vorremmo-domani/

    :(

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  4. il video è troppo triste... se si pensa che sicuramente tra quelle persone ce ne sono che non ci sono più... le case si possono ricostruire... (anche se siamo in italia) forza e coraggio e ancora grazie all'eroe di casa:)

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    1. Riferito il messaggio a mio marito. Gli ho detto "hai visto? Un grazie anche da chi non ti conosce personalmente"...ha sorriso! 😉 È tornato questa notte all'una ed è dovuto ripartire per Amatrice proprio adesso. Oggi fa la notte e rimarrà in servizio fino a domani sera. Questo è il retroscena di questa tragedia.
      E si...ha fatto piangere anche me quel video.

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    2. mah! non so se sono io che son scema, ma più se ne sà e meno si capisce... il campanile della chiesa in testa.

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    3. Ti riferisci al campanile di Accumoli? Era stato ristrutturato già tre volte per poi cadere sopra al tetto della casa attigua. E della scuola di Amatrice ne vogliamo parlare? Con la scossa di ieri mattina ne è crollato un altro pezzo!

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    4. Intanto qui stanno riportando con gli elicotteri tutte le salme dalla camera ardente allestita in un hangar dell'aeroporto di Rieti di nuovo ad Amatrice...non so se sia stata una bella idea quella del sindaco. Lo dico per una questione pratica oltre che di rispetto e decoro per i morti. Sembra un carosello, ma forse la penso così perché non sono stata colpita dal terremoto nella sfera affettiva. Boh!

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    5. diciamo che l'aspetto positivo è che siano stati ascoltati e accontentati...
      personalmente avrebbe fatto poca differenza... non vado mai ai funerali.
      certo che vedendo e sentendo parlare di comunità coese e solidali un po' mi stupisco se penso alle faide di paese che ci sono qui e di norma in ogni piccolo centro... adesso sembrano tutti amici... un po' come quando intervistano i vicini di un omicida che lo dipingono sempre come un'ottima persona.
      mah! misteri della varia umanità!

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  5. Hai ragione. Faide di paese, "chiacchiericcio" dannoso e sorrisi ipocriti. Ne so qualcosa anch'io. Ma tanto tutto il mondo è paese, sarebbe lo stessa cosa in città, in un quartiere, in un condominio...siamo italiani!

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  6. ...e in tutto questo è di rilevante importanza la notizia dei Kennedy che mangiano l'amatriciana per solidarietà.

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  7. ... eh... gli esempi di buon gusto si sprecano... prendi Zuckerberg... un'elemosina, ma con tanta pompa magna... comunque ben vengano anche i suoi dollari (purché arrivino dove devono, perché si sa che i soldi partono, ma non si mai quando arrivano!)

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