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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 21 agosto 2016

radici urbane e non

l'unica radice che ho mi fa male
(alda merini)
vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali
(proverbio cinese)
molte volte ho provato a mettere radici, però me lo hanno sempre impedito le ali
(ramon eder)
una lacrima ha radici più profonde di un sorriso
(emil cioran)
una radice è un fiore che disprezza la fama
(khalil gibran)
si viene da dove si va
(mirko badiale)
ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni 
(alda merini)
è per l'uomo come per l'albero. quanto più egli vuole elevarsi in alto e verso la luce, con tanto più forza le sue radici tendono verso terra, in basso, verso le tenebre, l'abisso
(friedrich nietzsche)
e poi c'è chi ha il pallino della geometria anche senza vivere in città
albero: l'esplosione lentissima di un seme
(bruno munari)

2 commenti:

  1. l'ultimo è strano chissà cosa ha provocato quella torsione.

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    1. pare si trovi in andalusia, ma potrebbe anche essere un'elaborazione di photoshop... chissà!

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