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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 20 gennaio 2017

una grande croce (sopra)

anzi trenta, forse cento, chi può dire adesso quante croci nei cimiteri si aggiungeranno quando la neve si sarà sciolta?
di certo c'è che una (croce) bella grande verrà posta su tutta la faccenda della nevicata del 2017, sulle responsabilità, evidenti, dello sfascio perpetuato con accanimento per ultimo dal renziskhan che scalpita per tornare a finire il lavoro.
un resort che neanche doveva trovarsi dov'era, che altre volte è stato raggiunto dai soccorsi causa strada interrotta che resta aperto nella brutta stagione, comuni e frazioni isolati per neve in un contesto dove i fenomeni sono frequenti, sindaci e prefetti senza bussola e una protezione civile, smantellata dalla politica, che si salva solo grazie all'impegno dei volontari, mezzi antineve lontani da dove necessitano, distrazione collettiva e disinteresse patologico.
prima ancora che arrivassero le nuove scosse erano due, tre giorni che migliaia di persone si trovavano e continuano a trovarsi isolate, senza luce, riscaldamento, viveri, medicinali e quindi impossibilitate a comunicare, chiedere aiuto, inondare i media di foto, video e messaggi.
sarà più facile del solito metterci una croce sopra perché intanto ci sono da divulgare le notizie sull'insediamento di trump, poi arriva la sentenza della consulta sull'italicum e in un attimo è san remo.
ma io le sento le voci di chi sta morendo sotto tre metri di neve a due passi dal mondo civile e da chi sa cantare solo e sempre lo stesso ritornello: vi siamo accanto, stiamo uniti, non vi lasceremo soli.
c'è un unico indagato, già condannato: il terremoto che, si sa a memoria anche all'asilo, è impossibile da prevedere, ma le bufere di neve sì e allora perché a disposizione ci sono solo le mani nude e qualche pala?
e ribadisco siamo in abruzzo, come dire val d'aosta, mica a montecarlo!
dicono: evitiamo polemiche, come servisse a far meglio invece di giovare (solo) a occultare le responsabilità e le carenze di un sistema inefficiente, reo di colpe evidenti aggravate dal mancato esercizio della funzione a cui è preposto: la difesa e la tutela dei propri cittadini e il diritto alla salvaguardia della loro salute e incolumità.

4 commenti:

  1. pensa, proprio ieri ho avuto una discussione con un conoscente che ha riportato su FB la dichiarazione del sindaco di Amatrice, definirlo un credente confuso è fargli un complimento, però la parola d'ordine è: basta con le polemiche ora pensiamo all'emergenza .. e dopo reset; o meglio amen che è più ecumenico.

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    1. meno male che poco dopo aver scritto il post è arrivata la notizia del salvataggio dei primi 8 superstiti dell'hotel... come siano riusciti a salvarsi ha del miracoloso!
      altrettanto encomiabile la conferenza stampa di titti postiglione, una rappresentante della protezione civile che di norma viene 'esibita' quando non sanno più che pesci pigliare.
      dunque due note positive in un quadro delirante di cui già si preannunciano nuovi disastri quali gli allagamenti...
      a proposito... dicono che i soldi raccolti con gli sms ci sono e restano a disposizione per la ricostruzione... tu ne sai qualcosa dei rimborsi per l'alluvione di genova (intendo dalla prima in poi) che io sappia nessuno ha mai preso una lira...

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    2. la questione degli sms l'ho sentita anche io, e mi pare strano che non ci sia nessuno da pelare per questo schifo. riguardo alle 'nostrane gatte da sms, ero rimasto che non erano stati stanziato e nessuno sapeva dove fossero perchè erano impegnati a rimbalzarsi la palla tra compagnie telefoniche, banche e associazioni governative varie.

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    3. in realtà qui c'è tutto... cosa ne facciano... beh, quella è un'altra storia...

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