venerdì 2 settembre 2011

due uomini e una tipa

sottotitolo: sesso senza amore, uh, uh


sei gambe sotto al tavolo, sei occhi, sei mani.

lei piuttosto stagionata i due uno intorno ai trentacinque l'altro sopra i cinquanta.

piatto del giorno tris di esperimenti erotici.

paturnie e inibizioni non incluse.


il più giovane inforca coltello e forchetta e cincischia con le portate. l'altro scosta la sedia e si pone in posizione ideale come per assistere a un film dell'orrore. la tipa di sottecchi osserva entrambi e intanto si toglie le scarpe. abbigliamento tattico e frusciante, velato, aria cinica e sprezzante. il tavolo comincia a traballare, un po' barcollando si alzano e prendono l'ascensore che subito si satura di atmosfere e odori eccitati e bagnati. gli sguardi si incrociano e si studiano. ognuno aspetta l'iniziativa dell'altro che non arriva, lei lancia più di un'occhiata millimetrata e calibra chi dei due sia più adatto per l'una o l'altra tenzone. in camera all'unisono le vanno più che vicino, la tipa li fulmina e li pone entrambi a distanza.

i due escono sul balcone interdetti. lei intanto si corica e aspetta per imboccare di baci e bocconi di fumo e saliva le bocche e il resto dei due. uno versa del vino, l'altro infila una mano nel secchiello del ghiaccio, lei lo guarda mentre in ginocchio ai suoi piedi fa scivolare i cubetti nella fessura e spinge la lingua oltre le labbra poi la penetra frugando come fa la cannuccia nel mojito. le lenzuola si bagnano lei alza le gambe e qualcosa di caldo le cola sui piedi e le succhia le dita fino alla radice sotto la pianta e il tallone. il viso sopra di lei si alza e cerca l'erezione dell'altro.

sei occhi sbarrati per un eternità momentanea.

la tipa è immobilizzata, paralizzata e perde il controllo. il lenzuolo torna a bagnarsi di umori e di urina mentre i due uomini eiaculano uno scopandola e leccandolo all'altro e quello eccitato dai piedi di lei nella bocca del primo. i sapori passano da una bocca all'altra poi i due le stendono le gambe e gliele fermano in fondo al letto, le mani allo stesso modo sopra il capo bendato.

con la mente appagata e la carne floscia che penzola tra le cosce, i due si profondono in slinguate, morsi leggeri, soffi e storture mentali, fantasie di mani e di giochi di tocchi, di spinte, di gocce salate, di schizzi improvvisi, bocconi intimi, eviscerazione di orgasmi esasperati e perversi, insaziati.

l'edonismo epicureo e l'orgoglio dei due si convoglia in una nuova erezione ed eiaculazione masturbatoria i lacci si sciolgono mentre lei osserva invidiosa e impotente poi decide di vendicare la sua sorte. aspetta che dormano e lega i loro membri inerti poi li risveglia così che provino la costrizione che lacera e gonfia fustigandoli allo strenuo.

passa da uno all'altro le mani stringono sotto alla radice della verga e non appena arrivano le contrazioni abbandona e passa all'altro. stringe i legami con i lacci percuote, frusta e con i piedi calpesta, scalcia, distrugge e abbandona, bagna, saliva, e conficca le dita come tacchi sul frenulo lo batte, schiaffeggia, lo morde lentamente affondando fino a quasi ferirlo e abbandona. lo afferra, lo pone in fondo e lo preme, lo succhia e lo stringe tra le membrane più affilate dei denti, intanto soffia leggera come fosse una piuma sull'altro e appena entrambi si riempiono e sono al culmine del loro piacere li scaccia distanti, all'inferno.

i due fuori in balcone rivolti verso l'interno e si rannicchia sola, nel letto, in posizione fetale. respira si contrae internamente sembra morta quando il piacere sprigiona le ultime gocce di umori misti al sangue, alle lacrime e al sudore poi, gli concede di tornare e con i piedi e le mani accarezza le pelli, la pelle a sua volta totalmente ricoperta da quella dei due e li invita a parole al desco ormai informe, sfatto, devastato.

altre figure, nuovi giochi, la donna sfigura, i capelli a ciocche restano in mano mentre uno le rovescia il capo e le carni si imputridiscono tra le lenzuola. ossario essudato inumano, latrina e ricovero di sangue e di sperma raggrumati. i denti e le unghie incrostati di cera e di umori delle ombre spettrali e scheletriche dell'anima che svapora nella luce dell'aurora che incalza scalzando la notte.


sei gambe a mezzo metro da terra scendono nella hall arriva il conto, si divide per tre e si va via.




9 commenti:

  1. Sai, messo qua, in quello che chiami "Il tempo dei Tetri", inaspettato sorprende. La storia di per sè immagino la si possa trovare, almeno nel suo contenuto glabro e scabroso in un filone di blog ispirati all'eccitazione dei membri irsuti che il genere tiene erti nei cervelli. Personalmente non mi eccitava per via che immaginare due maschi solo vicini con tutto il loro armamentario a scodinzolare nel vuoto, mi imbarazza e, provando quella sorta di vergogna mi impedirebbe ogni eccitamento. Ma non è tanto questo, quanto curioso come il fatto che trovarlo da te il racconto prende un'altra valenza poiche, inevitabilmente implica l'autore e quanto di lui si sa e si apprende come background, retroscena e scenari mentali. Coraggioso dunque e bello per questo. Devo togliermi da qua perche è tardi e taglio la corda dal lavoro ma ci torno a dire con calma. Ciao

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  2. SIMURGH
    non so se torni o che cosa ci puoi cavare fuori da questa visione che da privata è diventata pubblica dunque genericamente applicabile come campione rappresentativo di persone che immagino come me più inclini al fare che al dire in merito a questi argomenti.
    io credo che siano gli spunti che derivano dalla pratica, sia quelli che sono arrivati e sia che ti sei andata a cercare, quelli attinenti al sè più dello svariare in territori improbabili da cui sai che in realtà fuggiresti se mai ti dovessi trovare a percorrerli.
    la nostra parte mostruosa diventa o può diventare amorosa a seconda di chi ci troviamo vicino e capita che da quello si aprano mondi di sè che appartengono solo a un'altra persona con cui li hai condivisi.
    e così si procede via via aprendo e chiudendo vicende che l'immagine confonde con il ricordo perduto e da lì ti porta alla nostalgia e alla tristezza per i bei tempi andati.
    il bello delle cose che finiscono è che altre possono iniziare, immaginarle e prefigurarle, secondo me, pone dei limiti o è funzionale al precludersi il proseguo di un viaggio che è sempre un inizio che contiene la sua fine.
    ovviamente comprendo qualsiasi diverso punto di vista, ma infine è del mio che ho da rendermi conto e farlo tornare con il tutto al momento ha prodotto questa macabra rappresentazione vissuta però con allegria, divertimento e la soddisfazione per aver incastonato i vari tasselli in una cornice in cui si scorge un barlume di logica, consequenzialità e coerenza.
    mi stupisce il silenzio che ha fatto cadere il post. ma ci sta e grazie per aver trovato il tempo di metterci il tuo becco reale:)

    ps ma lo sapranno che vuol dire simurgh?

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  3. maronnnnaaaaaaaaaaaaaaaaa e che è :*
    ...altro che incastri tra frigoriferi..uhm...

    ...una foto non c'è? :)))

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  4. CARTISEA
    _________ non ho voluto porre limiti all'immaginazione:)

    ora che mi ci fai pensare c'è una evidente analogia d'ispirazione nei due post.

    sei gambe, sei mani e sei occhi, un pertugio in cui infilarsi, due diversi tipi di donne, un tipo diverso, delle macchinette automatiche, essì___ un sacco di metafore comuni!

    grazie di avermici fatto pensare!

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  5. avevo pensato al resoconto di una tua piacevole serata :)
    uff invece è solo un racconto ..

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  6. PIER
    ma le due cose non si disdicono mica?
    chissà?
    magari___ ! (sì, magari!)

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  7. TETI
    Non è tanto la tua visione, o il racconto di per sè. Ciò che piu mi attizza è questo mondo sconosciuto e innominato che sono le fantasie sessuali. Penso di essere un uomo che ne ha di normali. Parola convenzionale quella di dire normale, lo so. La piu perversa è quella di farlo con due donne. Ecco!
    Credo che siamo la generazione che ha impattato in quella che al tempo chiamarono Rivoluzione sessuale. Mica roba da poco per quel che riguarda i costumi e l'impatto del singolo nella sua emotività. Provenivamo da una generazione che mica ne parlava a letto con la consorte. Mi viene in mente un film dove De Niro è un boss della mala e (gia questo è esilarante) va dallo psicologo. Ha una depressione e gli viene sempre da piangere. Ma non è tanto questo. Ad un certo punto gli racconta che lui ha l'amante perche certe cose non puo chiedere alla moglie di fargliele. Dice che come puo farsi fare un pompino da lei quando dopo pensa che andra a baciare i suoi figli? Non si puo neanche pensarlo. Allora per questo si fa l'amante.
    Azzo è tardi, devo andar a fare due spese e poi lo spritz piu tardi. Qua si apre un filone infinito. Mi piacerebbe tornarci. Che ne so poi mi dimentico magari. Troppa roba in giro.

    CARTISEA
    Ti hanno proprio colpito quelle foto eh? Non so se ci trovavi le stesse analogie e metafore che ha trovato teti però. Grazie comunque.

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  8. SIMURGH
    è comune immaginare due donne nel letto meno per una donna immaginare due uomini accanto almeno da quanto risulta dalle mie indagini.
    forse le donne son più restie a dirlo, ma di solito al primo posto mettono un solo soggetto che le adora in modi che a pensarci sono assurdi e improbabili.
    chissà come la intendi tu?
    il 99% preferisce due sconosciute o mercenarie che pare semplifichi.
    il restante 1% ce lo metto io come speranza dato che auspico sempre che almeno nel letto vi sia totale e reciproca sincerità e omnicomprensività di sentimenti tra cui, quello dell'amore appassionato è il primo ingrediente.
    da qualche parte ho già ammesso di aver convissuto più di un anno nella condizione che immagini e a distanza di anni mantengo affetto per la lei più che per il lui anche per via che poi ci sono state sviluppi non proprio edificanti.
    due uomini insieme prevedo resterà un miraggio, anche perchè stento a trovarmi con uno, figuriamoci due!
    insomma capitolo aperto e chiuso fino a un improbabile cronaca di fatti realmente accaduti:)
    ma se vogliamo far partire una staffetta ci sto!
    solo che dobbiamo aspettare che tornino GUCHI e CAROLINA, vedi?
    con lei vai sul sicuro due al prezzo di una!
    GUCHI, è solo una battuta, non mi permetterei mai di dirla sul serio sta cosa!

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  9. SIMURGH
    sì, dai, ma non devo essere stata l'unica :)
    questa è la dimostrazione come a volte la casualità si incastra alla perfezione :P

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