martedì 24 gennaio 2012

«amor che ne la mente mi ragiona»



Incantevole casualità fece sì che giorni fa incappassi nelle chiavi di ricerca rimanendo stupita e incuriosita da quella frase tra virgolette. Chi mai poteva esser giunto fino a me attraverso simil versi?
Impossibile!
Infatti credo li abbia digitati nel motore di ricerca interno, quindi immagino qualcuno che fosse qui per altro e abbia voluto dire qualcosa che pareggiasse i miei toni acidi e l'assenza di poesie e prose sul tema tabù di Teti.
Beh, in qualche modo mi viene da ringraziare per questo Caso, dalla frase sono risalita a Dante e da allora ogni tanto apro il file e leggo questa lunga ode che stranamente mi sembra di capire, benchè la distanza sia enorme sia in termini di tempo, sia di stile e sia di gusto.
Cose che capitano, poi passano. Lascio qui come appunto. neanche io so dire bene cosa mi catturi, l'effetto è un po' quello che ho quando leggo qualcosa che sento mi sfugge, ma mi piace.
Mi incanta a prescindere dalla comprensione esatta del testo. Anzi, cerco proprio di evitare di capirlo, mi trasporta e mi piace farmi trasportare. Soprattutto mi rassicura che l'autore sicuramente si stia rivolgendo ad altra persona, che abiti lontano e soprattutto che sia sotto una lapide.
Diverso sarebbe se lo stesso effetto me lo facesse un vivente a portata di mano. Allora sarebbe grave.
Resterebbe anni nel cuore come una pena e ci sarebbero tante altre complicazioni che in questo caso sono assenti.
Se fosse contemporaneo, sono certa farebbe di tutto per evitarmi e se fosse un blogger so che gli lascerei come commento una battuta di spirito, qualcosa che gli ricordi che si sta prendendo troppo sul serio, che è bizantino e c'è poco da incensare la lei del momento, annegata, annaspante in questo mare magnum di concetti astrusi benchè mirabilmente poetici.
E poi chissà com'era Dante nella vita?
Magari era un brontolone, difficile ipotizzarlo capace di dare il bianco, cambiare le gomme all'auto, andare a prendere le uova nel pollaio, farsi una pasta.
Aspetti di vita quotidiana che tolgono la poesia anche al vate. Effetto Teti, tutto nella norma.


Amor che ne la mente mi ragiona
de la mia donna disiosamente
move cose di lei meco sovente,
che lo 'ntelletto sovr'esse disvia.
Lo suo parlar sì dolcemente sona,
che l'anima ch'ascolta e che lo sente
dice: «Oh me lassa! ch' io non son possente
di dir quel ch'odo de la donna mia!»
E certo e' mi conven lasciare in pria
s'io vo' trattar di quel ch'odo di lei,
ciò che lo mio intelletto non comprende;
e di quel che s'intende
gran parte, perché dirlo non savrei.
Però, se le mie rime avran difetto
ch'entreran ne la loda di costei
di ciò si biasmi il debole intelletto
e 'l parlar nostro, che non ha valore
di ritrar tutto ciò che dice Amore.
Non vede il sol, che tutto'l mondo gira,
cosa tanto gentil, quanto in quell'ora
che luce ne la parte ove dimora
la donna di cui dire Amor mi face.
Ogni Intelletto di là su la mira,
e quella gente che qui s' innamora
ne' lor pensieri la truovano ancora,
quando Amor fa sentir de la sua pace.
Suo esser tanto a Quei che lel dà piace
che 'nfonde sempre in lei la sua vertute
oltre 'l dimando di nostra natura.
La sua anima pura,
che riceve da lui questa salute
lo manifesta in quel ch'ella conduce:
ché 'n sue bellezze son cose vedute
che li occhi di color dov'ella luce
ne mandan messi al cor pien di desiri
che prendon aire e diventan sospiri.
In lei discende la virtù divina
sì come face in angelo che'l vede;
e qual donna gentil questo non crede
vada con lei e miri li atti sui
Quivi dov' ella parla si dichina
un spirito da ciel, che reca fede
come l'alto valor ch'ella possiede
è oltre quel che si conviene a nui.
Li atti soavi ch'ella mostra altrui
vanno chiamando Amor ciascuno a prova
in quella voce che lo fa sentire
Di costei si può dire:
gentile è in donna ciò che in lei si trova,
e bello è tanto quanto lei simiglia.
E puossi dir che 'l suo aspetto giova
a consentir ciò che par maraviglia;
onde la nostra fede è aiutata:
però fu tal da etterno ordinata.
Cose appariscon ne lo suo aspetto
che mostran de' piacer di Paradiso,
dico ne li occhi e nel suo dolce riso
che le vi reca Amor com'a suo loco.
Elle soverchian lo nostro intelletto,
come raggio di sole un frale viso:
e perch'io non le posso mirar fiso,
mi convien contentar di dirne poco.
Sua bieltà piove fiammelle di foco,
animate d'un spirito gentile
ch'è creatore d'ogni pensier bono;
e rompon come trono
li 'nnati vizii che fanno altrui vile.
Però qual donna sente sua bieltate
biasmar per non parer queta e umile,
miri costei ch'è essemplo d'umiltate!
Questa è colei ch'umilia ogni perverso:
costei pensò chi mosse l'universo.
Canzone, e' par che tu parli contraro
al dir d'una sorella che tu hai
che questa donna che tanto umil fai
ella la chiama fera e disdegnosa.
Tu sai che 'l ciel sempr' è lucente e chiaro
e quanto in sé, non si turba già mai;
ma li nostri occhi per cagioni assai
chiaman la stella talor tenebrosa.
Così, quand'ella la chiama orgogliosa,
non considera lei secondo il vero,
ma pur secondo quel ch'a lei parea:
ché l'anima temea,
e teme ancora, sì che mi par fero
quantunqu' io veggio là 'v'ella mi senta.
Così ti scusa, se ti fa mestero
e quando poi, a lei ti rappresenta:
dirai: «Madonna, s'ello v'è a grato
io parlerò di voi in ciascun lato».

5 commenti:

  1. tempo fa si pensava che nella lingua italiana vi fosse una musicalità insita, che forse è un pò questa la magia di certe prose ... farsi ammaliare dall'eleganza del suono... e poi Dante era un noiosissimo intellettuale, sempre a parlare di Beatrice ...

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    1. meno male!
      pensavo di essermi rammollita.
      dev'essere per la ragione che hai detto!
      ahhh vero ecco chi è!
      quello di beatrice, ora capisco:)

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  2. ma no che rammollita ... nn ti ricordi la discussione che ebbe Mozart sul fatto che la sua opera Così fan Tutte dovesse essere scritta in lingua italiana .. anzichè in tedesco .. etc etc

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    1. ecco, lo sapevo che il salto era troppo lungo per me:(
      va bene così, ti credo sulla parola!

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  3. "L'amore fa" - Ivano Fossati

    L'amore fa l'acqua buona
    fa passare la malinconia
    crescere i capelli l'amore fa
    l'amore accarezza i figli
    l'amore parla con i vecchi
    qualcuno vuole bene ai piu' lontani
    anche per telefono
    l'amore fa guerra agli idioti
    agli arroganti pericolosi
    fa bellissima la stanchezza
    avvicina la fortuna quando puo'
    fa buona la cucina
    l'amore e' una puttana
    che onora la bellezza
    di un bacio per regalo

    cose che fanno ridere
    l'amore fa
    cose che fanno piangere

    l'amore fa begli gli uomini
    sagge le donne
    l'amore fa
    cantare le allodole
    dolce la pioggia d'autunno
    e vi dico che fa viaggiare, si'
    illumina le strade
    fa grandi le occasioni
    di credere e di imparare

    cose che fanno ridere
    l'amore fa
    cose che fanno piangere

    fa crescere i gerani e le rose
    aprire i balconi
    l'amore fa
    confondere le citta'
    ma riconoscere i padroni
    l'amore lo fa
    aprire bene gli occhi
    amare piu' se stessi
    l'amore fa bene alla gente
    comprendere il perdono
    l'amore fa.

    Buon pomeriggio.
    Paola

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