lunedì 13 febbraio 2012

L'amore di una sciocca ***


*** Avrei potuto dare anche di più a questo racconto, ma è davvero troppo lungo.
Mi prendo la libertà di ribaltare il titolo, che è L'amore di uno sciocco, sempre fedele al principio che uomini e donne siano infine lo stesso e invito a leggere la trama invertendo i personaggi perchè quello che Tanizaki descrive succede senza distinzioni di sesso e di età.

E' la storia di una relazione cominciata quando le loro età erano di 27 anni quella di lui e 14 quella di lei.
Lo stile narrativo è conforme alla trama e quindi sempre diverso in Tanizaki.
Nella prima parte le memorie di Kawai Jōji parlano dell'educazione a Naomi, le lezioni di musica e di lingue, la raffinatezza e tutto quello che uno sciocco vanesio ritiene sia bene insegnare e utile a una adolescente, fino a quando l'arguzia femminile lo rende schiavo delle sue stesse strategie educative.
Lei si impossessa ben presto della malizia e della consapevolezza del suo ascendente sul giovane uomo che inconsapevole è ancora convinto di essere padrone della situazione mentre per anni, asservito a ogni suo capriccio, resta ignaro dei suoi tradimenti.
Alle 12,36 di un certo giorno tutto si svela e i suoi sospetti vengono confermati, la caccia di casa e fuori dalla sua vita.
Neanche un'ora e già sente nostalgia per lei e niente riesce a colmare la sua mancanza.
Ma fu quando si decise a umiliarsi con gli ex amanti di lei per ritrovarla che viene a scoprire molto più di quanto aveva immaginato sul conto della moglie, quale fosse la sua vera natura, della doppia vita di quegli anni e di quanto egli fosse stato stupido e cieco.
Con la scusa di tornare a riprendere le sue cose, la donna si reca diverse volte dall'ex marito che ogni volta constata quanto sia impossibile resistere al suo fascino ammaliante, oscuro, perverso
e indescrivibile, addirittura ne coglie tratti irriconoscibili che gli fanno pensare di trovarsi dinanzi a un fantasma e così finiscono col tornare insieme con il patto di farlo unicamente in veste di amici.
A Kawai non resta che spiarla per inebriarsi di lei che sadicamente gioca a tenerlo a distanza pur provocandolo in ogni modo immaginabile.
Lei 18 anni, lui 31 sembravano essere divisi da generazioni.
In pochi mesi dovette cedere definitivamente a lei tanto da giurare di servirla per sempre e per qualunque capriccio.
Lei 22 e lui 35 anni, quando si chiude il diario con la confessione e l'ammissione che tale debolezza d'animo sia in buona parte dovuta alla rassegnazione per una passione e un trasporto che, pur sapendo essere malato e sbagliato, è totalizzante al punto di essere irrinunciabile e ineluttabile.
Forse avrebbe voluto amarla in un altro modo, ma aveva accettato di farlo nel modo che più piaceva a lei e cioè quello più umiliante e offensivo per il suo amor proprio e la sua persona.
A niente era valso il disgusto, la reazione, l'allontanamento, il disprezzo, la condanna, per quella donna empia, volgare, ninfomane, sadica, spietata. Niente era valso. L'amava: impossibile sottrarsi.
Sapeva che per il mondo era solo uno sciocco ma a lui andava bene così.


Forse avrebbe voluto amarlo in un altro modo, ma aveva accettato di farlo nel modo che più piaceva a lui e cioè quello più umiliante e offensivo per il suo amor proprio e la sua persona.
A niente era valso il disgusto, la reazione, l'allontanamento, il disprezzo, la condanna, per quell'uomo empio, volgare, erotomane, sadico, spietato. Niente era valso. L'amava: impossibile sottrarsi.
Sapeva che per il mondo era solo una sciocca ma a lei andava bene così.


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16 commenti:

  1. non so te, che sei donna di mondo, ma a me viene sempre da concludere che storie di questo tipo posso esistere solo in un libro.

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    1. trovi? a me sembra una storia abbastanza comune, invece.
      ha a che fare con la dipendenza e con le imperfezioni (almeno a me viene questa associazione, infatti ci sto pensando e ne parlerò)
      ora vado che sennò perdo la corriera, a stasera!

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  2. mah, è che uno parla per esperienza personale, mica possiedo la conoscenza di tutte le coppie del mondo. si potrebbe anche dire, all'inverso, che poichè uno è stato in grado di immaginare storie di questo genere, vuol dire che la mente umana è in grado di concepirle e quindi esiste anche chi le vive nella pratica. ad ogni modo, buon viaggio!

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    1. beh, ma da una scrittrice di storie racconti e romanzi questa risposta suscita sorpresa e mi spiazza!

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    2. per quale motivo? ad ogni modo sai bene che non sono una scrittrice di professione, scrivo solo quando mi va e quando ho l'ispirazione, il che ultimamente non è quasi più capitato.

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    1. lo hai letto?
      sono più di 230 pagine, probabilmente ciascuno ne farebbe una sintesi diversa.
      io ho seguito un filo del tutto soggettivo, sicuramente scarnificato:)

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  4. mah un classico? la scemetta che si innamora dello stronzo, o il bravo ragazzo che si innamora della puttanella ... gli opposti si attraggono? chissà...

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    1. eh, pure io ci ho visto qualcosa di simile agli sbagli di gioventù che abbiamo fatto un po' tutti.
      il delirio di onnipotenza che a volte ci coglie e ci erge a salvatori e invece siamo manipolati da chi pensiamo più debole e svantaggiato.
      credo che molti matrimoni duraturi si poggino un po' su questo meccanismo o qualcosa di simile, insomma facciano leva sulle "imperfezioni" ecc, ci sto pensando:)

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  5. oggi ho incontrato melina riccio, poi ti scrivo come siamo rimaste

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  6. Diventa interessante... non appena finirò con gli esami vorrei veramente leggere queste storie, soprattutto questa. Leggendo i commenti anteriori, non sono pienamente d'accordo che non esistano storie d'amore- dipendenza simili. Forse esistono più in giovane età, ma in verità esistono sempre. Io ne ho avuto esperienza diretta, fare qualsiasi cosa e l'altro pronto a sottostare ai tuoi capricci, a perdonarti sempre, pur di averti ancora. forse un'ossessione, tuttavia ti dirò meglio dopo aver letto il libro e aver saputo di cosa si tratta (anche dal mio pdv) ciaoooooooooo

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  7. Tanizaki mi sento sicuramente di consigliarlo, quale dei suoi libri leggere davvero è difficile dirlo.
    queste sintesi sono tratte da "Opere" che comprende una ventina di libri (oltre mille pagine fitte fitte) entro cui spaziare a volontà:)

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  8. sì hai ragione son storie comuni (il più delle volte) ma scritte con una tale energia barra delicatezza che puntini puntini :) Io ne ho amati tanti, odiati altrettanti. 'La chiave', 'Racconto di cieco', 'Il tatuaggio', 'La gatta..' e 'Diario di un vecchio pazzo' su tutti.

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    1. tatuaggio, bellissimo! se ti capita leggi I canneti (il più poetico tra quelli che ho letto).
      racconto di cieco non c'era, lo cercherò), la chiave tutta n'altra roba dal film (inquietante!!!), mi sono innamorata di tanizaki, ora sto cercando guanciale d'erba di natsume soseki che dicono essere degno precursore dei grandi scrittori giapponesi.

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  9. Li ho letti tutti! :) Vai anche con Soseki! Com'è noto la cultura orientale mi affascina assai! ;)

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    1. la trovo così rilassante e al tempo stesso inquietante, insomma serenamente turbante:)

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