domenica 19 gennaio 2014

Roxana e i pupi


traduzione

come resistere?
troppo buffa la storia della suora che a sentir la badessa "ha fatto tutto da sola" e a sentir lei è "incinta a sua insaputa", ma comunque il piccolo si chiamerà Francesco e così la barzelletta è finita.

altrettanto esilarante che, alla fine, l'incontro tra i pupi ci sia davvero stato e con summa soddisfazione per la profonda sintonia.
e così anche gli ultimi dubbi sulla credibilità del nuovo (?) leader (?) della sinistra (?) sono fugati.
ora si aspetta la consultazione con il mostro di Avetrana e Violetta di XFactor, che in quanto a popolarità se la battono con i due pupastri.

l'unica nota dolente di questa domenica acquosa, la pioggia.

mica una roba normale!
a parte il fatto che son settimane che piove, da stanotte si è scatenato un inferno, altro che rimetterci un dito!

Tra nubi tonanti, improvvisi scrosci di grandine penetrano la terra che poi li sputa da bocche improvvisate che colano, a secchiate, quel che hanno raccolto goccia a stilla.

Il vento imbianca, si inghiotte le cascate e tutto scompare.
Quando s'alza ne escono due poiane in volo come reggessero lo strascico dell'onda che sbatte sul monte prima di cambiare direzione e poi svanire.

Nel latteo elemento che racchiude i rintocchi del mezzo dì, i lampi si scorgono appena.
Come apparizioni allucinate che incupiscono nel loro rimbombo.
Quando la tempesta sembra avviata al tramonto, un'altra sorge al suo posto da direzioni diverse da quella, ma convergente e insistente. Ossessiva.

I rigagnoli si moltiplicano e si credono torrenti mentre, quelli, già derapano a tutto gas tra le sponde e poi contro gli argini fino a quando cozzano e vengono come strozzati e allora sfogano la loro piena inventando nuovi tragitti per arrivare, prima della corrente che li spinge alle spalle, al loro mare.

PS. Tutto quel che incontrano o travolgono nel frattempo è un'altra storia.

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