venerdì 24 gennaio 2014

tessere monumentali

in realtà ci sono luoghi dove è possibile vedere qualcosa di simile a quello che il tempo ha irrimediabilmente cancellato dalla Villa Romana del Casale che resta comunque un esempio unico (quanto meno raro) trattandosi di edilizia civile.
Due di questi, senza dimenticare le opere musive di Pompei ed Ercolano, sono anch'essi patrimonio unesco.
L'uno si trova alla foce del Po (il cui delta è iscritto nella lista, insieme a Ferrara), l'altro nel nord Italia, e sto parlando della stranota Aquileia.

Era il 402 d.C., Onorio, il primo imperatore romano d'occidente, trasferisce la capitale dell'impero a Ravenna e da lì prende avvio la costruzione di numerosi monumenti che ci aiutano a ricordare i protagonisti di quei decenni. 
Otto sono entrati, nel 1996, nel patrimonio unesco.
Mausoleo di Galla Placidia
Mausoleo di Teodorico
Battistero Neoniano o degli Ortodossi
Battistero degli Ariani
Basilica di sant'Apollinare Nuovo
Basilica di San Vitale
Cappella Arcivescovile
Sant'Apollinare in Classe
Alla visita alle otto bellezze vanno aggiunti il Planetario, la foresta allagata di Punte Alberete (oasi wwf) e la tomba di Dante, ma più che altro, la citazione al vate serve come pretesto per parlare di una località, limitrofa a Ravenna, il Lido di Dante, dove, causa l'estrazione dissennata di Eni è in atto una forma di grave subsidenza.
In un contesto già molto fragile di suo, basti ricordare che l'intero parco archeologico di Classe è situato in un'area alluvionale e paludosa che ha reso necessario portare gli scavi ben oltre il livello del mare e utilizzare i subacquei per estrarne i reperti, a soli due chilometri dalla costa si è pensato bene di succhiare petrolio incondizionatamente.
Gli 'esperti', ovviamente, tralasciano e minimizzano un fenomeno che, sommato all'erosione naturale, alle piogge eccezionali, alla cementificazione e all'incuria, certamente contribuisce e contribuirà a future tragedie diciamo simili a quelle alluvionali del lontano 1636.
Del resto come stupirsi?
Basta leggere risposta dell'organizzatrice del summit itinerante Oil&gas in Summit HSE Medche nei giorni scorsi ha toccato Firenze, Chryssa Tsouraki, alla domanda: cosa c'è di nuovo in materia di petrolio e gas nel Mediterraneo?
"Le popolazioni della regione mediterranea non sono abituate ad avere piattaforme gaspetrolifere nei loro Paesi. Di solito, quando si parla di Mediterraneo, si pensa a una meta di vacanze, relax, mare e turismo. Ma oggi questa è diventata un'area importante per le esplorazioni gaspetrolifere. Un settore in cui i governi della regione, in questo momento, sono più attivi".
Ha proprio ragione, è difficile cancellare l'ideale di bellezza e naturalità e abituarsi a pensare al Mediterraneo, e a quel che gli sta intorno, come a un enorme pozzo di bitume.
Infatti, a guardare la mappa delle piattaforme e trivelle, in mare come in terra c'è da svenire, altro che Sindrome di Stendhal!
Tornando a Ravenna, per altro va detto che è il secondo comune d'Italia dopo Roma (653 metri quadrati, Genova, 243, batte Milano, solo 181), il centro dista otto chilometri dal mare.
I mosaici per ora sono al riparo (?)
Per il richiamo del titolo alle tessere, tralascio.
Son congetture mie, libere associazioni del momento.

2 commenti:

  1. irei sera mentre snasicchiavo sui musi musaici musanti tuoi m'è sovvenuto un dubbio che tu stia postando i siti nell'ordine cronologico in cui sono stati dichiarati patrimonio .... ?

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    1. ho iniziato da quelli che mi interessavano maggiormente, poi son passata a contestualizzazioni legate all'attualità, poi mi son fatta guidare dalla geografia e da ultimo mi sono 'impantanata' nella 'musa calma' che concludo con il prossimo post che a sua volta apre un altro capitolo e così via.
      insomma sti patrimoni si sono rivelati un ottimo pretesto per distrarmi, rinfrescare le nozioni e riflettere...
      tieni presente che ci sono una cinquantina di siti che premono per entrare e capisci bene che questo capitolo è destinato a durare.
      sempre che, nel frattempo, desista alla tentazione di aprirne un altro sui patrimoni mondiali (prima della fine del mondo).
      per ora è in allestimento quello sui siti chiusi o in pericolo di chiusura:)

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