martedì 8 luglio 2014

che notte!

illuminata a sprazzi di giorno nel sottofondo di chiarori in assenza di tuoni striati da saette silenziose e fulmini scagliati contro la terra appena dietro alle montagne.
fatto mattino un po' di sole, così, tanto per ricordare che è luglio, e di nuovo subito dopo buio e pioggia come fosse Irlanda, Scozia o Transilvania.


ormai uscita dalla convalescenza, la micia aspetta preoccupata il mio ritorno dal suo personale affaccio.


'e il riccio?' sembra chiedere.
'visto, solito buongiorno', poi rivisto mentre cominciava a piovere che si muoveva sotto l'erba tagliata e sembrava quasi dirmi: 'ora, se uno bestemmiasse al tempo, mica andrebbe all'inferno, no?'

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