usi e costumi estivi (e non)
per quest'anno non cambiare ♪ stessa spiaggia, stesso mare... cantava Mina negli anni '60.
e invece, a parte il fatto che a sentir parlar di mare mi sento triste e male, per quest'anno ho quasi deciso che diserto la spiaggia a prescindere che sia la stessa o diversa.
che poi come cosa pare anche insignificante, ma assume un personale rilevanza se penso che sarebbe la prima volta nella vita.
fin da piccolissima era consuetudine nelle ferie paterne e, una volta trasferita la famiglia a Genova, ovvio che i lidi pietrosi e scoscesi son diventati usuali tanto che l'abbronzatura durava fino alle vacanze di natale.
più tardi gli impegni, il lavoro, ecc hanno accorciato la stagione balneare, ma niente ha mai impedito di trascorrere qualche giornata pigra con il solleone.
ultimamente, l'umido del bosco mi ha addirittura obbligata a un po' di sana elioterapia e quindi quando mi son detta 'quest'anno niente spiaggia' son rimasta un po' stupita e incredula.
'vedremo'.
in effetti, se capitasse la nascita di un movimento che facesse considerare come una epidemia da estirpare l'andare in spiaggia di chiunque sia compreso tra gli 0 e i 120 anni di età, certamente potrei riconsiderare la mia decisione, ma al momento la voglia di partire con le pinne, il fucile e gli occhiali mi prende pochissimo.
in più c'è da considerare l'età, certo più da costume intero che da bikini e allora, mi son detta, se devo andare in spiaggia bardata come ai tempi di Coco (Chanel), tanto vale zappare in solitudine vestita un po' come mi pare.
perché, a prescindere che io tenga o meno in considerazione il mio prossimo e il suo parere, sono la prima a detestare le tardone allardate sui lettini, sugli sgabelli del chiosco e soprattutto sul bagnasciuga.
quindi, già mi vedo, sul far della sera in quel di fine agosto e, se la stagione lo permette anche a settembre, seduta con un abito chiaro a guardare l'orizzonte, segnato dagli ultimi bagnanti, in compagnia di una sigaretta e dei miei pensieri, sempre più spesso così tristi quando si tratta del nostro mare.
foto tratta dal film Nosferatu.
Il film rispecchia lo stato d'animo. Voglio vedere il mare, ma lo sognerò.
RispondiEliminacome dicevo, l'umore peggiora se penso al mare... ma hai ragione, forse sognarlo è meglio
Eliminaa parte che con questo tempo il mare si farebbe a singhiozzo.
RispondiEliminacmq seduta in riva al mare con una sigaretta fa troppo Morte a Venezia
pensavo che la foto fosse il tuo orto :) qualche lapide gli darebbe carattere
se serve posso affittarti un'area per i cugini nel caso decidessi di sbarazzartene una volta per tutte...
Eliminaquelli gratis si infilerebbero ovunque -.-
Eliminaah, bene. allora prova a dirglielo che c'è un bio_orto_cimitero che li aspetta...
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