giovedì 6 gennaio 2022

elegante_mente

intendendo classe, stile, charme, carisma, raffinatezza, nobiltà d'animo, insomma quelle caratteristiche che diversificano l'uomo abbruttito dalle avversità di una vita povera di tutto da quello che, nonostante quelle, sa evolvere superandole, trasformandole, sublimandole in opere ed espressioni di sé di così alto profilo da rappresentare un modello a cui tendere.

chiamiamoli patrizi, aristocratici, intellettuali insomma quella élite che, piaccia o non piaccia, c'è sempre stata a fare da contraltare alla massa di umili plebei poveri e ignoranti utili solo a sfamarli e ammirarli.

e anche oggi giorno è lo stesso, ma a cambiare c'è che tra gli ultimi sono sempre meno quelli che apprezzano la promessa di diventare in un futuro ultraterreno i primi, e sempre di più quelli che si limitano a invidiare i sempre più ricchi unicamente per il loro denaro dato che del resto sono anch'essi del tutto privi.

umanesimo, rinascimento, romanticismo (per fare qualche esempio) poi il nulla.

forse il '68 ha rappresentato l'ultimo esempio di 'modello' culturale collettivo capace di ispirare a tutto tondo 'elevando' dal basso le genti e verso l'alto gli intellettuali e gli artisti.

sarà internet ad aver appiattito nel baratro dell'ineleganza ricchi e poveri senza distinzioni?

le arti languono, gli intellettuali tacciono; potenti e nuovi aristocratici si esprimono esattamente come quattro amici ubriachi al bar e i 'popolani'  brandiscono smartphone come clave credendosi i più furbi.

tutti alla pari (conto in banca escluso): stesse unghie ad artiglio multicolore, vestiario casual sullo sciatto, trucco e parrucco alla moda, passatempi omologati e se possibile droghe e psicofarmaci a gogò.

ambizioni, ideali, moralità, senso critico, complessità addio.

vero si sta affacciando una generazione rivolta al risanamento del pianeta, ma come si fa a credere che riuscirà a rincorrere e superare le dinamiche che di fatto lo impediscono?

2 commenti:

  1. che detto in una parola: Gianluca Vacchi

    è interessante questa riflessione, io inizierei a ravvisare la discesa con un luogo ed una data ben precisa: Parigi 1789

    RispondiElimina
    Risposte
    1. beh, più meno, io l'avrei fatta partire dalla rivoluzione industriale e l'avvento della borghesia (nel significato moderno del termine).
      e vedrei il liberty come ultima espressione di elegante raffinatezza...
      mentre oggi, hai detto giusto, il modello di riferimento è roba tipo vacchi,bezos e la varia compagnia cantante fino al neo primatista miliardario musk.

      Elimina