domenica 20 novembre 2011

Il tempo ritrovato delle cose che accadono






è un attimo, no?

se lo perdi addio!

basta il pensiero.

luoghi comuni.

poi in un attimo accade.

le cose tornano ad apparire.

si mettono in fila come alla posta.

si concatenano tra loro, ma anche no.

sei nell'attimo della decisione.

hai una scelta che puoi fare

(se vuoi).

io scelgo di fare quello che voglio.

che mi fa star meglio.

dico NO.

evito.

non mi pento.

poteva accadere, non ho voluto.

non mi pento.

strano.

qualcosa che non so non ha voluto.

passano due ore.

"ci sei stasera?"

"ma guarda!"

e quindi accade di nuovo,

stesso quesito

nessuna incertezza.

ci sono persone

che mi comprano con 100 lire.

altre con cui alzo il prezzo.

100 lire è come dire impagabile.

è quel mondo

dove niente si può

nè vendere

nè comprare.

è il mondo

dove sto bene

che mi piace.

quello che

poi sparisce.

nell'attimo

delle cose che accadono.

.
.
.




"Vai piano che ho fretta"

Lo diceva mio nonno Bernardo che era un uomo saggio, onesto e generoso.
Qualità che ho ereditato in toto, anche il motto.

Magari non sembra, invece cerco sempre di prendermi il tempo per fare le cose da fare e pensare alle possibili alternative per farle.

E' che il mio processo mentale è accelerato rispetto alla media, un po' come fossi nata con uno scarto di due anni, oppure due mesi o due settimane, dipende dall'interlocutore, comunque ho verificato che spesso mi ritrovo avanti (nel tempo) rispetto a lui o a lei.

Anche se mi fermo e cerco di sospendere il lavorio mentale, nel frattempo, mio malgrado, si srotolano ulteriori connessioni e collegamenti o si mettono in pari gli arretrati.

Finchè ho avuto da fare col lavoro e il figlio, avevo davvero poco tempo per inseguire i miei pensieri, cercavo di ottimizzare il tempo e tutto quello per cui non lo trovavo veniva archiviato.

Poi ho ripreso in mano i sospesi e adesso che potrei fare tutto con la massima calma, mantengo alcune vecchie abitudini.

Alcune cose le protrarrei per un tempo infinito e sospeso, altre le faccio nel mio miglior modo possibile, ma comunque speditamente.

Credo sia come chiedere a un ritardatario di arrivare puntuale.
Si nasce con dei tempi propri, più di tanto non ci si riesce a correggere soprattutto se la cosa non arreca danno al prossimo.

A volte incontro persone che hanno una dimensione temporale opposta alla mia e per un po' si pare sintonizzati perché è come per l'allineamento dei pianeti.
Basta pensare al Sole e alla Luna e alle eclissi. 
Ci sono pianeti lenti e pianeti veloci, ma prima o poi si incrociano e per un po' viaggiano insieme e chissà quante cose si scambiano in quei fugaci incontri consumati nell'ombra del silenzio notturno finchè il giorno si sveglia e la luce li cancella.


Così si salutano e se ne riparla alla prossima congiunzione.
Ecco le persone le vedo un po' come fossero pianeti.
Non importa quanto sono distanti, prima o poi le orbite di alcuni di loro confluiranno, con altri ci si potrà vedere solo a distanza, altri resteranno per sempre invisibili e sconosciuti.

Qualche giorno fa, ho avuto la chiara percezione che in tutto questo tempo che ho, mancasse come lo avessi perduto, quello in cui accadono le cose perché appunto non succedeva niente da troppo tempo.

Ne ho parlato anche qui in giro per commenti e scoperto che altre signore avevano un po' la stessa impressione, e così a chi mi ha chiesto cosa intendessi fare ho risposto che avrei risolto il problema a mio favore entro la serata, massimo il giorno dopo.

Il Caso ha voluto che dalla sera e nei giorni successivi siano accadute un bel po' di cose, di quelle che dicevo prima, rarità impreviste e impensabili, assolutamente incongrue e incoerenti a guardare i parametri "comuni" eppure in particolare una di queste con una sua logica e in un certo senso puntualità o cadenza riscontrate: 14 maggio 16 novembre sei mesi tondi, considerato che giugno e settembre hanno soli 30 gg. (i dettagli sono importantissimi quando segnano con precisione la casualità).

Quando si dice, "basta il pensiero!" 
A volte, funziona davvero.

Anche ieri sera, cena con i compagni di liceo, si diceva son trent'anni che ci siamo conosciuti, ennò! signori e signore sono quaranta tondi tondi!




14 commenti:

  1. CARMEN
    cha cha cha:)
    se ce la fai passa a leggere cosa ha scritto oggi ROMAN
    se io avessi 20 anni di meno a volte penserei che prima mi legge e poi compone!
    ecco quel miracolo lì, ancora mi manca, o non vuole capitare, ma io posso aspettare;)
    CHA CHA! buona domenica!

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  2. (i dettagli sono importantissimi quando segnano con precisione la casualità).

    cazzo se è vero .....

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  3. PIER
    azz ne ho detta una giusta!
    WIWA! ^__^

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  4. mi assento per un po' e guarda quante novità, ma che giramento di pianeti c'hai ? :)

    buongiorno sister

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  5. CARTISEA
    sussulti momentanei:)
    è tornata la calma piatta!
    come va con i batteri? ^__^
    buona settimana!!!

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  6. meglio
    ma è troppo
    presto per cantar
    vittoria su batteri :)

    ciao!

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  7. CARTISEA
    attendo con ansia il seguito della battaglia!

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  8. Teti, ma questi incontri tra ex compagni di classe sono così noiosi e deludenti come dicono in tanti?
    Buona giornata. Paola

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  9. ..."Anche se mi fermo e cerco di sospendere il lavorio mentale, nel frattempo, mio malgrado, si srotolano ulteriori connessioni e collegamenti o si mettono in pari gli arretrati"...ecco...da un po' di tempo, non ti so dire da quanto perché non ho fatto un calcolo, mi succede questo...si srotolano ulteriori connessioni e collegamenti o si mettono in pari gli arretrati...migliaia di pensieri, ma non riesco ancora a riordinarli!
    Bel post.
    Paola

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  10. PAOLA_I
    mah! sia l'altra volta e sia questa ci siamo divertiti.
    diciamo che in entrambi le occasioni non abbiamo brillato in quanto a bella figura per chi ci ha visto e sentito, ma una volta salutati abbiamo riassunto le nostre sembianze di attempati e acciaccati signori e signore:)

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  11. PAOLA_II
    quando si dice andare al passo con i tempi!
    mai riuscita!

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