giovedì 24 novembre 2011

sulle strade senza poesia


che sia novembre?
(dubito)

guardando a casa nostra
c'è da ringraziare 
che la forma del paese sia a stivale
(che se fosse stata a sandalo chissà che succedeva)
dalle alpi all'etna è tutta una fiumana sussultoria 
e ininterrotta di frane, inondazioni, morti e sciagure.

tanto il governo riflette
(che avrà poi da riflettere?) 

riflettere mi ha sempre messo 
a disagio come termine.
quando mi dicono "devo riflettere"
mi chiedo "che cosa vorrà dire?
che ci pensa o che riflette come uno specchio?"
più la seconda mi sa perchè di norma
passa il tempo e non succede mai niente.

guardando fuori dai confini
(chi e dove si sta meglio?)
terre e mari stanno facendo a botte 
per primeggiare l'uno sull'altra,
le correnti oceaniche pare che si stiano invertendo
e se fosse vero non oso pensare a cosa
succede di qui a sei mesi.
i vulcani stanno vomitando,
i ghiacci si fondono, i deserti verdeggiano,
le guerre imperversano,
i giovani ricevono trattamenti al peperoncino
o al manganello,
le donne si strozzano da sole con il mulino elettrico,
le coppie preferiscono il suicidio omicidio,
i disabili vengono rapinati sotto la minaccia del:
"ti sfascio la carrozzina",
gli incidenti nucleari e le radiazioni
paiono il problema minore
e il minore dei veleni che ci vengono propinati,
e guardando i titoli dei giornali
si sente una puzza di 
camino spento e coda di cane bagnato
perchè sto spread
manca poco e lo compariamo alla moneta
della galassia più prossima
dato che anche la teutonia sta andando
sottosopra e dunque di virtuoso
non c'è più nessuno.


neanche più i varietà divertono
però fanno dormire se non fosse per 
la carogna che mi è montata sulla spalla
per la stupidità scialba e stanca
anche del più quotato showman de noiatri.
(ebbene sì l'ho visto fiorello)

c'è altro?


2 commenti:

  1. riflette sì: deve capire dove abbattere la mannaia e fin quanto in fondo può farla arrivare senza scontentare nessuno (e quel "nessuno" comprende gli interessi dei banchieri, non solo italiani, e dei faccendieri, non solo nostrani, e non certo quelli del famoso 99%). ma questo famoso 99% poi... sempre tutti zitti e fermi a farsi affettare?

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  2. GUCHI
    Infinite cose da fare e così poco tempo!

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