doveva essere un tranquillo martedì di faccende burocratiche quando, nella notte, un fatto imprevisto ma probabile, comporta la chiamata al 118 e il trasporto (in veste di accompagnatrice) al pronto soccorso.
arrivo intorno alle 4,30.
persone assistite, per meglio dire in attesa di esserlo, ovvero pazienti anche se il termine è stato soppresso, quattro.
personale addetto scarso.
ovvero una sola sala di triage da cui entrano ed escono due infermiere imbufalite a cui nessuno ha il coraggio di chiedere per avere notizie su tempi e procedure.
comunque in qualche modo dopo tre ore si è state dimesse, ma una volta a casa il sintomo si ripresenta anche perché non è stata effettuata l'unica operazione necessaria ad arrestarlo.
in qualche modo si arriva a giovedì per il controllo presso il reparto specifico, dove, eseguono immantinente la cauterizzazione che poteva essere svolta solo ed esclusivamente da un otorino.
dunque nè la guardia medica, nè il 118, nè il pronto soccorso che sono invece autorizzati alla rianimazione ecc. ecc.
penso: "strano, eppure nei film, arriva subito lo specialista".
per altro va detto che, all'ambulatorio, una cinquantina di persone assistite vengono smaltite in un'ora grazie a sei studi in cui operano un otorino senior, uno junior e almeno un'infermiera per ciascuno.
morale: se perdi sangue dal naso di notte, aspetta l'alba e poi vai al pronto soccorso che tanto se è la tua ora cambia poco o niente.
tra il martedì e il giovedì faccio una scappata a casa per alimentare la micia e controllare che stia bene.
l'autista è stranamente in borghese.
"son dieci giorni che aspetto mi dicano se e quando posso ritirare la divisa e allora giro in jeans".
a quel punto suggerisco che, dato che gli scioperi non se li fila più nessuno, si potrebbe fare che guidino in mutande.
"dai _ mi risponde _ facciamolo a carnevale, autisti e utenti!"
nell'ilarità generale arrivo a destinazione, faccio il giro del tavolo e riparto.
in realtà c'è poco da ridere.
dopo avergli tolto trecento euro dallo stipendio, averne fatto pagare quasi altrettanti agli autisti che hanno caricato utenti senza posto a sedere e avergli cucito addosso orari di servizi tali per cui per sei ore di guida stanno in strada anche dieci ore (ovviamente quelle da fermi non sono retribuite) cosa hanno pensato bene di fare per evitare un fallimento che comunque si è verificato?
istituire un bel corso a tutti i dipendenti, autisti e impiegati (che per altro va detto sono in rapporto di uno a due, cioè un autista per due impiegati) per controllori di viaggio.
primo aspetto, quanto sarà costato il corso?
per altro gli autisti ne stanno già facendo un altro per il rinnovo dell'abilitazione alla guida di cui so che il costo si aggira sempre intorno ai trecento euro a cranio e che a detta degli autisti è pure fatto male.
secondo aspetto, l'obiettivo del corso.
allora l'idea della società di trasporto locale è quella di invogliare autisti e impiegati a svolgere mansioni di controllo sui mezzi, o durante le ore di fermo guida o nel tempo libero.
la retribuzione? il 50% delle multe riscosse.
peccato che secondo i dati raccolti queste cifre siano risibili.
e veniamo a venerdì.
il giorno della mia visita dal mio medico di fiducia per valutare un rimedio per la solita stanchezza in vista del cambio di stagione (?) e sulla base della necessità di coprire urgenze come quella appena passata che mi lasciano sempre stesa come uno zerbino.
"lo sa _ mi dice _ è il livello di degenerazione che si è alzato".
in effetti lo so, "ma lei non potrebbe fare un corso per curare zombi?"
ride.
"ok, allora alzo l'età, invece di dire che ho sessant'anni dirò che ne ho sessantotto, così, tanto perché mi si dica che non li dimostro e per convincermi che a quasi settant'anni tanto in forma è difficile".
torno a casa, guardo le news e mi dico... "meno male che la degenerata sono io"!
pappa reale ...a volte funziona, è naturale poi.
RispondiEliminasì, infatti mi ha dato un integratore, ovviamente costosissimo, specifico per il caso e assolutamente non farmaceutico... del resto quello che servirebbe a tirarmi su non lo vendono in farmacia:)
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